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Settembre, preludio al rinnovamento del cuore

Con il mese di settembre riprendiamo il cammino comunitario dopo il tempo estivo che ci ha regalato momenti di distensione e di condivisione fraterna nelle tante iniziative parrocchiali e diocesane. Ne ringraziamo il Signore, consapevoli che i doni della sua presenza e della sua grazia si diffondono in ogni nostra giornata, e specialmente negli appuntamenti di vita e di fede cui possiamo partecipare. Il tanto, ricevuto in dono, è preludio ad un continuo rinnovamento del cuore e ad una concreta e generosa fruttuosità che ci può vedere arricchiti, e nuovamente impegnati, a servizio della comunità e dei singoli fratelli.

Il nuovo anno pastorale

Entriamo in un nuovo anno pastorale, itinerario di fraternità, che porta con sé le novità dello Spirito che dobbiamo discernere e accogliere. Prime fra queste il desiderio delle nostre comunità di rinnovarsi e di risvegliarsi nella fede al grande servizio dell’evangelizzazione in questo nostro mondo che cerca sempre più affannosamente la verità della vita e le radici della gioia vera. Il nostro essere discepoli amati del maestro Gesù ci spinge sempre di più a farci missionari della gioia del Vangelo di cui ogni cuore ha un drammatico bisogno. Si apre l’anno conclusivo del Cammino Sinodale, in cui abbiamo riposto molte speranze per un nuovo cammino di Chiesa. Vivremo la Fase Profetica, che porterà a definire scelte da assumere e strade da aprire, per continuare a camminare con fedeltà alla sequela del Dio della Pasqua.

Un modo nuovo di vivere la fede

Su queste proposte, che sono frutto del lavoro di tutte le diocesi italiane, faremo discernimento insieme, e insieme cercheremo di comprendere come incarnarle nelle nostre comunità. Proprio le nostre Comunità hanno bisogno di nuova linfa e di un modo nuovo di vivere la fede, e per questo è stato pensato un progetto di crescita e di rilancio che viene pubblicato in questo notiziario per essere sottoposto alla discussione del popolo dei fedeli. Vi prego di porvi molta attenzione e di coinvolgervi seriamente nel suo discernimento.

Preparazione al Giubileo 2025

Dalla fine dell’anno poi ci attende il percorso spirituale del grande Giubileo 2025. Tante sa-ranno le proposte e le iniziative (in diocesi, in regione e a Roma), per approfittare di questo anno di grazia e cogliere l’occasione di una profonda conversione interiore che radichi sempre più la salvezza di Gesù nella nostra vita attuale e futura. In tutto questo continuiamo a camminare insieme come popolo del Signore, fedeli e pastori, in fraterna comunione e dialogo familiare, responsabili insieme della vita delle nostre comunità e del servizio di amore al prossimo.
La Trinità Santissima ci dia forza e coraggio!
+ don Luciano, vescovo

“Ogni passo conta”, in gara per la solidarietà

“Corricastello”, una tradizione che si rinnova

“Ogni passo conta”, sono queste le parole che meglio descrivono lo spirito dell’iniziativa “Corricastello”, gara podistica aperta a tutti che partirà la mattina di domenica 8 settembre da piazza Matteotti, percorrendo le strade della città. Il progetto vuole promuovere, attraverso lo sport, l’importanza di ogni singola azione, suggerendo che ogni piccolo progresso, anche se apparentemente insignificante, contribuisce al raggiungimento di obiettivi più grandi. Un’occasione di incontro e di festa, nella quale il Marathon Club Città di Castello, in collaborazione con la Chiesa e il Comune tifernati, con il comitato regionale umbro della Federazione italiana di atletica leggera e con Atletica Pakman, si uniscono per celebrare i valori di solidarietà, comunità e impegno civile. Un momento di sport, pensato anche per riflettere sull’importanza del supporto reciproco e per testimoniare senso di unione e condivisione, che non esclude, ma che vuol essere aperto a tutti coloro che nei valori dello sport e della solidarietà si riconoscono, sentendosi comunità.

La presentazione del programma

Alla presentazione del programma della gara podistica, inserita nel Gp Altotevere, che si è tenuta stamattina nella sala Santo Stefano, hanno partecipato il vescovo delle diocesi di Città di Castello e Gubbio, mons. Luciano Paolucci Bedini, il presidente della Caritas diocesana, Gaetano Zucchini, il sindaco tifernate Luca Secondi, l’assessore comunale alle Politiche sociali, Benedetta Calagreti, il presidente del Marathon Club, Luca Martinelli, insieme ad altri rappresentanti dell’associazione sportiva.

Il vescovo delle diocesi di Città di Castello e Gubbio, mons. Luciano Paolucci Bedini, ha ringraziato tutti coloro che si sono impegnati nell’organizzazione della manifestazione: “Finché riusciamo a fare cose belle e buone insieme, a tutti i livelli, è già un importante risultato. Quando lo sport si apre a tutti, non solo a chi è appassionato o professionista e si unisce a realtà come la Caritas, quando dietro ad un atto di bene c’è il contributo di molti, è più facile pensare che ogni giorno, con una piccola goccia, riusciamo ad aiutare qualcuno in più”.

Come fare per partecipare

Per i tutti coloro che vogliono partecipare, l’appuntamento è fissato alle ore 8, in piazza Matteotti. Alle ore 9.20 partiranno i bambini, mentre alle ore 10 prenderà il via la gara competitiva, per i tesserati FIDAL RUNCARD e per gli atleti tesserati con EPS che hanno sottoscritto convenzione con FIDAL . Cinque minuti dopo, la partenza della gara non competitiva. I concorrenti dovranno affrontare un percorso della lunghezza di 8 chilometri. E’ possibile iscriversi online sul sito www.icron.it e nelle postazioni che verranno allestite nel centro storico nei giorni di mercato. Per informazioni: www.caritascdc.it – 075 8553911 www.marathonclubcdc.it – 328 1415725 – 331 5677483. I proventi della manifestazione saranno utilizzati per le attività della Caritas.

Pontificio Seminario Regionale Umbro “Pio XI” di Assisi: i Vescovi hanno nominato il nuovo Padre Spirituale e il nuovo Vice Rettore.

L’annuncio di mons. Boccardo

Il Presidente dei Vescovi Umbri mons. Boccardo: «Invito tutte le comunità parrocchiali dell’Umbria ad elevare una preghiera corale per le vocazioni al sacerdozio» A far data dal 1° settembre 2024 i Vescovi della Conferenza Episcopale Umbra hanno nominato per cinque anni: don Jozef Gercàk, dell’Archidiocesi di Spoleto-Norcia, Padre Spirituale del Pontificio Seminario Regionale Umbro “Pio XI” di Assisi. Il presbitero conserva il ministero pastorale di Pievano della Pievania del beato Pietro Bonilli a Trevi, don Nicola Testamigna, della Diocesi di Città di Castello, Vice Rettore Pontificio Seminario Regionale Umbro “Pio XI” di Assisi e Responsabile del Corso propedeutico.

I ringraziamenti del Presidente

Le parole del Presidente della CEU e arcivescovo di Spoleto-Norcia mons. Renato Boccardo: «Ringrazio per la disponibilità don Jozef e don Nicola, che insieme al Rettore don Francesco Verzini e agli altri sacerdoti collaboratori, costituiscono l’équipe formativa del Seminario regionale. Colgo l’occasione per invitare con insistenza tutte le comunità parrocchiali dell’Umbria ad elevare una preghiera corale per i nostri giovani: sono infatti convinto che il Signore continui a chiamare al presbiterato e alla vita consacrata; manca spesso il clima che favorisca l’ascolto e la risposta. Per intercessione della Madonna del Buon Consiglio, patrona del nostro Seminario, preghiamo affinché le giovani generazioni trovino persone autorevoli e credibili che le aiutino a discernere il progetto di Dio sulla loro vita». 

I numeri del Seminario

Il 23 settembre prossimo inizierà il nuovo anno di formazione. Al Seminario maggiore ci sono 17 ragazzi, di cui: 5 dell’archidiocesi di Perugia-Città della Pieve; 4 dell’archidiocesi di Spoleto-Norcia; 2 della diocesi di Gubbio; 2 della diocesi di Città di Castello; 2 della diocesi di Terni-Narni-Amelia; 1 della diocesi di Foligno; 1 della diocesi di Tempio-Ampurias in Sardegna. Sono invece 4 i giovani che frequenteranno l’anno propedeutico: 2 dell’archidiocesi di Perugia-Città della Pieve; 1 dell’archidiocesi di Spoleto-Norcia; 1 della diocesi di Assisi-Nocera Umbra-Gualdo Tadino.

CORRICASTELLO: IL 27 AGOSTO LA PRESENTAZIONE UFFICIALE E L’8 SETTEMBRE LA GARA

Martedì 27 agosto, alle ore 12, si terrà la conferenza stampa di presentazione della “CorriCastello”, manifestazione podistica sulla distanza degli otto chilometri competitiva e non competitiva. 

Una iniziativa del Marathon Club Città di Castello, in collaborazione con la Chiesa e il Comune tifernati, con il comitato regionale umbro della Federazione italiana di atletica leggera e con Atletica Pakman. La presentazione si svolgerà nel salone Santo Stefano, al piano terra del Palazzo vescovile della diocesi di Città di Castello, in piazza Gabriotti 10. La gara podistica, inserita nel Gp Altotevere, si correrà domenica 8 settembre lungo le vie e le piazze cittadine e il ricavato sarà destinato alle attività della Caritas diocesana. 

Uniti nello sport, testimoni nella solidarietà

“Lo sport unisce, fa diventare amici, è un’occasione di incontro e di festa e può veicolare una testimonianza – spiega il direttore della Caritas tifernate, Gaetano Zucchini – per questo nel nostro stile di vicinanza alla vita sociale del territorio e nella via della creatività che ci chiede Papa Francesco, ci siamo impegnati per la CorriCastello. Quindi conoscere e farsi conoscere, sensibilizzare, raccogliere aiuti, avvicinare tutti, particolarmente i giovani, al nostro stile pastorale del prendersi cura degli altri. Per questi motivi invitiamo alla partecipazione numerosa, per essere uniti, per condividere questo momento, per essere testimoni, per costruire una comunità come orizzonte di cura”.

La conferenza stampa di presentazione

Alla conferenza stampa di presentazione del 27 agosto – oltre a Gaetano Zucchini – parteciperanno il vescovo delle diocesi di Città di Castello e Gubbio, mons. Luciano Paolucci Bedini, il sindaco tifernate Luca Secondi, l’assessore comunale alle Politiche sociali, Benedetta Calagreti, il presidente del Marathon Club, Luca Martinelli, insieme ad altri rappresentanti dell’associazione sportiva.

 

LA LOCANDINA DELLA MANIFESTAZIONE

 

La festa della Madonna delle Grazie

Prenderà inizio venerdì prossimo, 23 agosto, il triduo in preparazione alla festa della Madonna delle Grazie, patrona principale di Città di Castello e della Diocesi. Il fulcro delle celebrazioni sarà il santuario della Madonna delle Grazie, nel rione San Giacomo, che dal 1456 ospita la venerata immagine: nei quattro giorni del triduo e della festa l’icona, solitamente coperta da un artistico pannello, resterà ininterrottamente aperta.

Il programma

Il triduo, animato da padre Luca Di Girolamo dell’Ordine dei Servi di Maria, prevede la celebrazione della messa nei giorni 23, 24 e 25 agosto alle ore 18.30; ogni giorno, la celebrazione sarà preceduta dalla recita comunitaria del rosario, alle ore 18, animata da un gruppo ecclesiale cittadino. Venerdì 23, alle ore 21, si terrà la tradizionale veglia di preghiera mentre domenica 25, sempre alle ore 21, muoverà dal santuario la processione che porterà la copia della venerata immagine per alcune strade cittadine secondo questo itinerario: Santuario di Santa Maria delle Grazie, Via delle Giulianelle, Via Campo dei Fiori, Via dei Conti, Via XI Settembre, Via Trastevere, Pomerio San Girolamo, Via della Fraternita, Via dei Fucci, Piazza Magherini Graziani, Via XI Settembre, Santuario di Santa Maria delle Grazie. La processione sarà presieduta dal vescovo diocesano, mons. Luciano Paolucci Bedini.
Lunedì 26 agosto, giorno della festa, al mattino la messa sarà celebrata alle ore 8, 9, 10 e 11; nel pomeriggio, alle ore 17,30 saranno celebrati i vespri cui seguirà, alle ore 18,30, la santa messa solenne presieduta da mons. Luciano Paolucci Bedini, vescovo emerito di Città di Castello. Sarà presente anche il gonfalone del Comune, a ricordo della proclamazione della Madonna delle Grazie a patrona cittadina avvenuta nel 1783.

La devozione

La devozione alla Madonna delle Grazie è molto antica e si è sviluppata attorno all’immagine dipinta da Giovanni di Piamonte nell’anno 1456. Fin dall’inizio l’iconografia esprime assai bene la dimensione “civica” del culto, dal momento che la vergine Maria è raffigurata nell’atto di indicare a al figlio Gesù Città di Castello, per impetrare la benedizione sugli abitanti. Dal tardo medioevo fino a tutta l’età moderna il legame tra la città e la devozione alla Madonna delle Grazie è stato molto forte. Il comune ha mantenuto una delle tre chiavi che in antico servivano per aprire lo sportello che custodiva l’immagine e nel 1620 ha contribuito alle spese per la realizzazione di una corona; infine, nel 1783 è stato il consiglio comunale a proclamare la Madonna delle Grazie patrona della città. L’ampia raccolta di ex voto che ancora si conserva nel santuario, e in parte conservata all’interno e attorno alla nicchia che custodisce l’icona, dimostra quanto la devozione verso la Madonna delle Grazie rappresenti una delle componenti più caratteristiche della cultura popolare cittadina.

L’immagine

Un ulteriore motivo di interesse è dato dall’immagine venerata, di alto livello artistico. Si tratta di una pittura su legno intagliato e dorato realizzata nel 1456 da Giovanni da Piamonte, collaboratore di Piero della Francesca. La tavola di Città di Castello è l’unica opera firmata e datata dal pittore, a proposito del quale sono emerse nuove conoscenze. Una ricerca archivistica ancora in corso, infatti, ha permesso di documentarne la provenienza da Moncalieri e il trasferimento a Sansepolcro nel 1444, quando, insieme alla moglie Agostina affitta una casa nella contrada di San Bartolomeo; il contratto ci permette anche di sapere che il nome del padre del pittore era Tommaso. Poche notizie, ma che gettano qualche luce nella biografia di un pittore di cui nulla finora si conosceva e che possono aprire ulteriori piste di ricerca.

Triduo di preparazione

animato da P. Luca di Girolamo dell’Ordine dei Servi di Maria
23 – 24 – 25 agosto 2024
Ore 18: recita comunitaria del Rosario
Ore 18,30: S. Messa
Ogni giorno i sacerdoti sono disponibili per le confessioni dalle ore 17 alle ore 18,30.
 Venerdì 23 agosto, ore 21: veglia di preghiera.
 Domenica 25 agosto, ore 21: processione con l’immagine della Madonna delle Grazie presieduta dal vescovo diocesano, mons. Luciano Paolucci Bedini.
Itinerario: Santuario di Santa Maria delle Grazie, Via delle Giulianelle, Via Campo dei Fiori, Via dei Conti, Via XI Settembre, Via Trastevere, Pomerio San Girolamo, Via della Fraternita, Via dei Fucci, Piazza Magherini Graziani,Via XI Settembre, Santuario di Santa Maria delle Grazie.
 Lunedì 26 agosto 2024 Giorno della festa
Ore 7.30: Lodi mattutine.
Ore 8, 9, 10, 11: S. Messa.
Ore 17.30: Vespri solenni.
Ore 18.30: solenne concelebrazione eucaristica presieduta da S.E. Mons. Luciano Palucci Bedini, vescovo di Città di Castello. La liturgia sarà animata dalla Corale “Marietta Alboni” e dalla Confraternita di Santo Spirito.

Capitolo generale per le Piccole Ancelle del Sacro Cuore

Dal 16 luglio al 3 agosto, ad Alpe di Poti (Ar), si sono riunite le Piccole Ancelle del Sacro Cuore per celebrare il XVIII Capitolo generale, scegliere il nuovo governo e per delineare il cammino della Congregazione per il prossimo sessennio. Sono presenti suore che provengono dall’Italia, dal Kenya, dall’Uganda, dall’Albania e dall’Ecuador.

Un momento di comunione fraterna, animazione e ascolto

Il Capitolo generale è un organo sinodale che impegna nella preghiera, nella riflessione e nella condivisione, con la certezza che lo Spirito parla a ogni cuore e solo insieme è possibile cogliere la volontà di Dio. È anche un tempo di grazia, un momento privilegiato molto intenso di comunione fraterna, di animazione e di ascolto comunitario per poter discernere gli orientamenti che guideranno la Congregazione, affinché sia viva, fedele al Vangelo e capace di incarnare il suo Carisma nella Chiesa e nel tempo. Con i piedi nella polvere della storia per coglierne le sfide, le povertà e i bisogni a cui rispondere e raccontare con la vita e le opere l’Amore di misericordia e compassione di Cristo.

Il tema del Capitolo generale delle Piccole Ancelle

Il tema di questo XVIII Capitolo è “Pellegrine di speranza camminiamo insieme con la chiesa per vivere la missione”. Il Capitolo è iniziato la mattina del 17 luglio con tre giorni di preghiera e silenzio. Suor Francesca Pratillo (fsp) ha introdotto all’ascolto profondo della Parola di Dio, attraverso il brano evangelico dei discepoli di Emmaus, che pone le Capitolari nell’ottica di Dio che cammina accanto a noi nella storia, nella ricerca di novità, di autenticità feconda e “apre i nostri occhi” (Lc 24, 30).

Un modo nuovo di essere comunità di consacrate nella Chiesa

Dopo questi giorni di spiritualità, suor Maria Pierina Scarmignan (ov) ha accompagnato il lavoro delle suore Capitolari che, con uno sguardo al passato e uno al futuro, cercano di offrire le indicazioni per un modo nuovo di essere comunità di consacrate nella Chiesa e nel mondo, nel cambiamento epocale che stiamo vivendo. Impegnate con tutte le nostre forze a rendere attualedove Dio ci ha messo, il carisma del beato Carlo Liviero. Importante è l’apporto della giovane Delegazione East Africa, che con il suo entusiasmo riesce a trasmettere speranza e gioia a tutte.

Don Serafino Rondini, fiamma di amore fraterno

L’estate 2024 offre anche alla comunità ecclesiale l’occasione per fare memoria dei drammatici fatti di ottanta anni fa, quando il territorio altotiberino, come buona parte dell’area umbro-marchigiana e tosco-romagnola, fu interessato dal passaggio del fronte. Tra le centinaia di morti, in gran parte civili, vi fu anche don Serafino Rondini, parroco di Pistrino (dove aveva promosso la costruzione della nuova chiesa dedicata al Sacro Cuore e diventata in seguito un luogo simbolo di quella comunità). Come noto, egli morì il 25 luglio 1944 a causa di un bombardamento, mentre, insieme ad altri compaesani, cercava di mettersi in salvo. In quell’occasione, per lo stesso motivo, morirono anche Ernesto Ceri, Asterio Ravarelli, Giuseppe Romanelli, Cesira Tifernati e suor Matilde Beni delle Piccole Ancelle del Sacro Cuore. È bene ricordarli insieme sia perché tutti vittime della stessa guerra, sia perché don Serafino non è morto da solo, ma con la sua gente, quella gente in mezzo alla quale era rimasto, continuando a offrire aiuto, conforto e speranza in un frangente così drammatico e doloroso.

Come lui, anche il vescovo, mons. Filippo Maria Cipriani, e moltissimi altri parroci condivisero le sorti del loro popolo,  rappresentando per tutti un punto di riferimento sicuro. Vescovo e preti seppero tenere vive la fede, la speranza e la carità, si impegnarono per evitare – quasi sempre riuscendoci – stragi e vendette, tennero accesa una fiamma di amore fraterno in un momento in cui sembrava che l’odio potesse disumanizzare la vita delle popolazioni.

Ottanta anni dopo ricordiamo con gratitudine quanti seppero rimanere al loro posto, assumendosi le proprie responsabilità di pastori della comunità ecclesiale e, spesso, anche quelle di amministratori delle comunità civili abbandonate a se stesse dalle autorità pubbliche.

+ Luciano Paolucci Bedini
Vescovo di Città di Castello

“Chiostri Acustici tra Umbria e Toscana” celebra san Francesco

La Diocesi si prepara a celebrare l’ottavo centenario delle stimmate di san Francesco. Sarà proprio questo infatti, il tema centrale della 11a edizione dell’iniziativa “Chiostri Acustici tra Umbria e Toscana”. Il programma prevede una serie di appuntamenti che si svolgeranno in 12 comuni della Valtiberina. Il calendario degli appuntamenti inizierà venerdì 19 luglio e si concluderà sabato 24 agosto. Molti i concerti che racconteranno in musica san Francesco, il suo pensiero, la sua poesia, le sue parole e la sua straordinaria esistenza.

Le novità di questa edizione

I luoghi scelti per le serate in calendario, sono quelli nei quali si respira ancora oggi la presenza del poverello di Assisi: il chiostro del Convento degli Zoccolanti, la chiesa di San Marziale a Gubbio, la cripta dell’Abbazia di Montecorona ad Umbertide, la chiesa di santa Maria delle Grazie a Lippiano, la chiesa di San Niccolò a Lisciano Niccone, Chiesa di San Francesco a Preggio, il chiostro del Monastero di santa Veronica Giuliani. Proprio in questo luogo così speciale per i tifernati, venerdì 19 luglio alle ore 18, si terrà il primo appuntamento dell’iniziativa: la conferenza dal titolo “San Francesco e la poesia del Novecento”. Guiderà l’incontro Daniele Piccini, poeta e filologo. Durante la serata saranno letti alcuni brani tratte dagli scritti di San Francesco, a cura delle Suore Cappuccine. Non solo la musica quindi, animerà le serate di Chiostri Acustici tra Umbria e Toscana. Nadia Togni Docente dell’Università di Ginevra, Centro Storico Benedettino Italiano, ha scelto infatti la chiesa di San Nicolò – Val di Rose a Lisciano Niccone per presentare, venerdì 23 agosto alle ore 18.30, il volume dal titolo “Monasteri Benedettini in Umbria. Alle Radici del paesaggio umbro”.

Il programma

Quattordici serate per conoscere ed approfondire la figura di san Francesco, il santo più amato, che ha segnato profondamente la storia della Chiesa e dell’umanità. Momenti nei quali potremo esplorarne la vita, le opere e gli insegnamenti, toccando temi come la cura per le creature, la fraternità, la pace, il Vangelo come regola di vita, lasciandoci ispirare dal suo esempio di santità e di amore. Un’occasione per crescere nella fede, per vivere con gioia e entusiasmo il messaggio, attuale più che mai, di san Francesco.
Il vescovo Luciano Paolucci Bedini, durante la conferenza stampa di presentazione del programma, ha annunciato che per l’anno 2025, il tema della 12a edizione di “Chiostri Acustici tra Umbria e Toscana”, sarà il Giubileo. Sottolineando l’importanza di questa ricorrenza, momento di rinnovamento spirituale e di comunione, don Luciano ha invitato tutti i fedeli a viverlo con gioia, partecipazione, senso di fede e condivisione.

LA LOCANDINA DEGLI APPUNTAMENTI

Preparare il cuore e disporre l’animo all’opera dello Spirito

A Lourdes in preghiera

Carissimi, nei giorni scorsi, davanti alla grotta di Massabielle, sotto il Santuario di Lourdes, accompagnando i malati con i fratelli e le sorelle dell’Unitalsi, ho pregato per tutti voi e per ciascuna delle vostre famiglie. Ho ringraziato il Signore per il dono della fede e per la grazia di vivere nella Chiesa e al suo servizio. Ho chiesto alla Vergine Madre, lì invocata come Immacolata, di continuare ad accompagnare il cammino delle nostre comunità e di proteggere con la sua intercessione i più affaticati dalla vita. In quel luogo santo ho avuto l’ennesima conferma che solo nella
preghiera umile e fiduciosa è possibile comprendere i disegni di Dio e custodire l’unità con i fratelli.

Un cammino di speranza e di provvidenza

Questo tempo estivo, in cui siamo entrati da poco, sia per tutti occasione di un incontro profondo e fruttuoso con il Signore e la sua luce. Apriamoci alle possibilità di condivisione e di fraternità, di servizio e di vicinanza, di preghiera e di ascolto, di formazione e di crescita. Guardiamoci attorno per non dimenticare la realtà di cui facciamo parte e di cui, ciascuno a suo modo, siamo responsabili. Ascoltiamo i desideri e le inquietudini che emergono dal nostro cuore e da quello dei fratelli. Mettiamoci alla ricerca di una parola nuova e del senso profondo e autentico di ciò che viviamo. Chi fatica a guardare avanti con fiducia, condivida questo con chi confida in un cammino di speranza e di provvidenza. Chi teme di rimanere avvinto dall’immediato e dal presente, si apra alla concretezza e alla generosità di chi ogni giorno non rifiuta di affrontare il quotidiano.

Rinnovamento missionario

Ormai da due anni sono stato chiamato a guidare anche la Diocesi di Città di Castello, insieme a quella sorella di Gubbio, verso un orizzonte di unità e condivisione che già mostra i suoi primi frutti. Il percorso che ci è posto dinnanzi richiede pazienza e coraggio, per incontrarsi, conoscersi, e imparare a camminare insieme nella volontà del Signore. È necessario che tutti insieme come popolo di Dio, vescovo, presbiteri, diaconi, religiosi e laici, ci sosteniamo per poter dare corpo al quel rinnovamento missionario che da tempo ci viene chiesto e indicato come fedeltà al mandato che Gesù ha lasciato alla sua Chiesa. A tutti i livelli, personale, familiare, parrocchiale, diocesano, di comunità, gruppo o movimento, forte è il bisogno di ascoltare con fede la Parola di Dio, perché essa ci indichi le vie sulle quali lo Spirito Santo vuol condurci e ce ne dia la forza. Ciascuno, a partire da sé, e nella comunità di cui fa parte, è chiamato a nutrire la propria fede perché essa continui a trasformare la nostra esistenza e porti i frutti di vita eterna di cui parla il Vangelo, diventando dono per tanti nostri fratelli e sorelle che attendono questa acqua zampillante. Ci aiuta in questo ogni possibile occasione di formazione: l’ascolto e la meditazione delle Sante Scritture con i nostri fratelli, la preghiera liturgica comunitaria con il dono dei sacramenti, la condivisione fraterna e il servizio di carità verso i più fragili.

Preparare il cuore e disporre l’animo all’opera dello Spirito

Nel tempo che ci separa dall’inizio di un nuovo anno pastorale possiamo approfondire le tante riflessioni che nelle nostre diocesi sono già in corso, le indicazioni che stanno emergendo dai lavori delle commissioni sinodali, i confronti scaturiti dall’Assemblea diocesana e dagli incontri vissuti nelle parrocchie. Per favorire un cambiamento e un rilancio della vita cristiana tra noi ci fa bene condividere riflessioni ed esperienze, ma è indispensabile soprattutto preparare il cuore e disporre l’animo all’opera dello Spirito che sola può convertire il nostro essere discepoli di Gesù. Perciò torno a ribadire che cosa più importante, per favorire e sostenere tutto questo nostro cammino, è la preghiera, personale, comune e reciproca, affinché ognuno in Cristo sia nuova creatura e insieme possiamo essere la Sposa fedele del Signore risorto nella terra in cui la storia ci ha posti.

+ don Luciano, vescovo