Fotogallery
CHIESA DI SANTA MARIA NUOVA
La chiesa parrocchiale di Santa Maria Nuova si trova lungo corso Vittorio Emanuele, nel rione di Porta Santa Maria.
Secondo la tradizione, le sue origini risalirebbero al 1197 quando il priore della chiesa, per alleggerire il comune da una tassa imposta dall’imperatore Enrico IV, spontaneamente si offrì di pagare una somma, nonostante gli ecclesiastici fossero esentati.
L’edificio venne pesantemente modificato dopo il terremoto del 30 settembre 1789, che causò la perdita di un Presepe del cortonese Luca Signorelli e di una tavola coni Santi Giobbe, Donino e altri, attribuita a Francesco da Tiferno, seguace di Raffaello.
All’indomani del sisma, la facciata della chiesa fu riprogettata da Tommaso Catrani, autore anche della cupola del duomo tifernate. La nuova consacrazione avvenne nel 1792, come testimoniato dall’iscrizione nell’architrave del portale: Templum hoc tremente terra disiectum / die XXX Septembris MDCCLXXXIX / elegantius a fundamentis restitutum est / a[nno] D[omini] MDCCXCII, ovvero: “Questa chiesa, ridotta in rovina dalla terra tremante nel giorno 30 settembre 1789, è stata ripristinata dalle fondamenta nell’anno del Signore 1792”. Il prospetto si contraddistingue per una forte verticalità, conferita dalle paraste ai lati sormontate da capitelli corinzi. Sopra il cornicione poggia il timpano che contiene in una nicchia la statua della Vergine assunta, a cui la chiesa è dedicata. Al centro si apre il portale d’ingresso, inquadrato da una cornice modanata e sovrastato da un timpano curvilineo.
La struttura interna è a pianta rettangolare e si sviluppa in un’unica navata, scandita in tre campate da delle arcate e coperta da una volta a botte. Al termine, l’abside è coperta da una volta a padiglione. In controfacciata si trova la cantoria corretta da due pilastri.
Nella seconda campata si fronteggiano due altari in stucco. In quello di destra si conserva un affresco con il Crocifisso con la Vergine, Maria Maddalena e san Giovanni, opera riferibile all’ambito del pittore toscano Niccolò Circignani detto il Pomarancio, esponente della pittura manierista e cittadino onorario tifernate nel 1577.
CHURCH OF SANTA MARIA NUOVA
The parish church of Santa Maria Nuova is located on Corso Vittorio Emanuele in the Porta Santa Maria district.
According to tradition its origins date back to 1197.
The building was heavily modified after the earthquake of 30 September 1789, which caused the loss of a Nativity scene by Luca Signorelli from Cortona and a panel with Saints Giobbe, Donino and others, attributed to Francesco da Tiferno, a follower of Raphael.
After the earthquake, the facade of the church was redesigned by Tommaso Catrani, who also designed the dome of the cathedral in Citta Di Castello. The new consecration took place in 1792, as evidenced by the Latin inscription in the architrave of the portal: "This church, reduced to ruins by the trembling earth on 30 September 1789, was restored from its foundations in the year of the Lord 1792 ”. The façade is characterized by a strong verticality, given by the pilasters on the sides surmounted by Corinthian capitals. Above the cornice rests the tympanum which contains the statue of the Assumption of the Virgin, to whom the church is dedicated. The entrance portal opens in the center, surrounded by a moulded frame and surmounted by a curvilinear tympanum.
The internal structure has a rectangular plan with a single nave, divided into three spans by arches and covered by a barrel vault. At the end, the apse is covered by a pavilion vault. On the counter-façade is the choir with two pillars.
In the second span, two stucco altars face each other. On the right hand side altar is a fresco of the Crucifix with the Virgin, Mary Magdalene and St. John, a 1577 work attributable to the Tuscan painter Niccolò Circignani known as Pomarancio, exponent of mannerist painting and honorary citizen of Citta di Castello.