Zuki, nella lingua locale swahili , significa “alzati”, nome dato dai congolesi a questo progetto di aiuto nato nel 2001 dall’amicizia tra alcuni ragazzi di Città di Castello e un sacerdote congolese. Un aiuto che ha raggiunto di anno in anno molti villaggi, attorno alla città di Bukavu dove tutto è nato, capoluogo del Sud-Kivu, regione situata nella parte Est della Repubblica democratica del Congo, dove pochissime organizzazione umanitarie riuscivano ad arrivare nonostante l’emergenza in cui la gente viveva. Il Congo in particolare il Sud-Kivu è una terra ricchissima di oro, diamanti, Coltan (minerale indispensabile per la costruzione di antenne per cellulari e microchip di qualsiasi genere) e tantissime altre materie prime. La presenza di queste ricchezze e alcune politiche di sfruttamento hanno portato a molte guerre e razzie che distrussero e stanno tutt’ora devastando il cuore dell’Africa avendo causato negli anni più di 3 milioni di morti e avendo lasciato fame, stragi, violenza sulle donne, bambini condannati alle armi … In questo difficile contesto Zuki, grazie alle donazioni delle famiglie Italiane e grazie al prezioso lavoro dei collaboratori Congolesi garantisce il diritto allo studio di quasi 500 bambini. Ad essi oltre che il pagamento dell’iscrizione scolastica vengono fornite le uniformi, lo zaino, le scarpe, penne e i quaderni più una quota di assicurazione sanitaria. A questo si aggiungono aiuti e cure ai bambini malati e finanziamenti per la costruzione di una scuola nel villaggio di Mudiri. Obiettivo dell’associazione è anche quello di fare sensibilizzazione in Italia sui problemi connessi alla guerra, sulla promozione della pace come obiettivo fondamentale e sulla divulgazione della cultura e conoscenza del popolo Congolese attraverso la produzione materiale informativo, incontri in diversi ambiti e con diverse metodologie.
Il Presidente Elia Ciliberti
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