
L’idea originaria e la celebrazione odierna del “giubileo” trovano il loro fondamento nella Sacra Scrittura. Nell’Antico Testamento il termine ebraico jobel indica in prima battuta il corno d’ariete, usato come una tromba per richiamare il popolo d’Israele e dare avvio ad alcuni eventi religiosi particolarmente importanti. Non a caso, compare per la prima volta nella Bibbia nel contesto solenne della rivelazione di Dio sul monte Sinai: «Solo quando suonerà il corno, essi potranno salire sul monte» (Es 19,13). Il suono del corno segna anche l’inizio dell’anno giubilare. Per questo nel libro del Levitico lo stesso termine jobel indica il giubileo, da celebrare con cadenza esatta ogni cinquant’anni.
Il Giubileo oggi
Anche in questo caso, come spesso accade nell’Antico Testamento, la legge ha un valore pedagogico. Perché dunque si deve celebrare il giubileo nelle nostre comunità e cosa può insegnare questa celebrazione al credente di oggi? La parola d’ordine, che emerge anche dai testi di questo Sussidio per la celebrazione della Domenica della Parola di Dio, è libertà. Vari sono i soggetti che devono beneficiare di una rinnovata e forse insperata libertà nel tempo giubilare. Anzitutto le persone: se qualcuno per varie ragioni è caduto in disgrazia ed è diventato schiavo, non deve restare tale per sempre. Viene il tempo in cui recuperare lo status di persona libera. Nessun errore o sciagura del passato sono da considerarsi definitivi. Ma anche la terra deve essere affrancata da ogni potenziale sfruttamento intensivo: astenersi periodicamente dalla semina significa allora ricordare ai proprietari terrieri che la terra è un dono di Dio e come tale va trattata.
L’anno di grazia del Signore
Così il giubileo può diventare per l’umanità e per il creato davvero “l’anno di grazia del Signore” (cfr. Lc 4,19; Is 61,2), un tempo speciale, in cui porre gesti concreti di speranza per un futuro nuovo, rispettoso della dignità di tutte le creature di Dio, affrancato dalla schiavitù delle cose materiali e aperto al trascendente. Sul tema del giubileo hanno lavorato ancora una volta insieme alcuni Uffici e Servizi della Conferenza Episcopale Italiana per realizzare il presente Sussidio: l’Ufficio Catechistico Nazionale, tramite il Servizio dell’Apostolato Biblico, l’Ufficio Liturgico nazionale, l’Ufficio Nazionale per i problemi sociali e il lavoro e l’Ufficio Nazionale per i Beni Culturali Ecclesiastici e l’Edilizia di Culto. Ciascuno ha messo a disposizione le proprie competenze per aiutare le comunità diocesane e parrocchiali a celebrare, riflettere e pregare su un tema che solo apparentemente riguarda il passato. Abbiamo infatti ancora oggi bisogno di riscoprire proprio nella meditazione della Parola di Dio il senso della libertà biblica e il fondamento solido della speranza che non delude (cfr. Rm 5,5).
✠ Giuseppe Baturi – Segretario Generale della CEI
Fonte: SUSSIDIO PER LA CELEBRAZIONE DELLA DOMENICA DELLA PAROLA DI DIO – 26 gennaio 2025 – Conferenza Episcopale Italiana
CONDIZIONI PER OTTENERE L’INDULGENZA GIUBILARE
Nel corso dell’Anno Santo, tutti i fedeli veramente pentiti:
che avranno un atteggiamento interiore di distacco da qualsiasi peccato
che avranno celebrato il Sacramento della Riconciliazione
che avranno celebrato l’Eucaristia con la Santa Comunione
che avranno pregato secondo l’intenzione del Santo Padre
potranno conseguire l’Indulgenza per sé o per le anime del Purgatorio in una delle seguenti forme:
Intraprendendo un pellegrinaggio verso un luogo sacro giubilare e lì partecipando: o alla Santa
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- Messa o alla celebrazione della Parola di Dio o alla Liturgia delle ore o alla Via Crucis o al Rosario mariano o all’inno Akathistos o ad una celebrazione penitenziale, che termini con le confessioni individuali dei penitenti.
- Visitando una delle chiese giubilari* e lì intrattenendosi per un congruo periodo di tempo, nell’adorazione eucaristica (anche davanti al tabernacolo) e nella meditazione; e concludendo con il Padre nostro, la professione di fede e le litanie a Maria.
- Partecipando alle Missioni popolari, a esercizi spirituali o ad incontri di formazione sui testi del Concilio Vaticano II e del Catechismo della Chiesa Cattolica.
- Recandosi a rendere visita per un congruo tempo ai fratelli che si trovino in necessità o difficoltà (infermi,carcerati, anziani in solitudine, diversamente abili… ), quasi compiendo un pellegrinaggio verso Cristo presente in loro (cfr. Mt 25, 34-36). Si potranno ripetere tali visite nel corso dell’Anno Santo, acquisendo in ciascuna di esse l’Indulgenza plenaria, anche quotidianamente.
- Praticando iniziative penitenziali: astenendosi almeno durante un giorno da futili distrazioni (reali ma anche virtuali quali i media e i social network) e da consumi superflui (per esempio digiunando o praticando l’astinenza), nonché devolvendo una proporzionata somma in denaro ai poveri; o sostenendo opere di carattere religioso o sociale, in specie a favore della difesa e protezione della vita in ogni sua fase e della qualità stessa della vita, dell’infanzia abbandonata, della gioventù in difficoltà, degli anziani bisognosi o soli, dei migranti; o dedicando una congrua parte del proprio tempo libero ad attività di volontariato, che rivestano interesse per la comunità o ad altre simili forme di impegno personale.
- I fedeli che non potranno partecipare alle solenni celebrazioni, ai pellegrinaggi e alle pie visite per gravi motivi (come anzitutto tutte le monache e i monaci di clausura, gli anziani, gli infermi, i reclusi, come pure coloro che, in ospedale o in altri luoghi di cura, prestano servizio continuativo ai malati), conseguiranno l’Indulgenza giubilare, alle medesime condizioni se, uniti in spirito ai fedeli in presenza, reciteranno nella propria casa o là dove l’impedimento li trattiene il Padre Nostro, la Professione di Fede e altre preghiere conformi alle finalità dell’Anno Santo, offrendo le loro sofferenze o i disagi della propria vita.
LUOGHI GIUBILARI DIOCESANI
Chiese giubilari diocesane: Cattedrale di Città di Castello e Basilica “Madonna del Transito” di Canoscio
SITO UFFICIALE GIUBILEO 2025
https://www.iubilaeum2025.va/it.html