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Mons . Francesco Antonio Mondelli, nel fervido inizio del suo episcopato, aprì la prima scuola di Città di Castello e volle una comunità religiosa al suo servizio.
Il 4 settembre 1816 delle Suore Salesiane aprirono il convitto (detto educandato) e la scuola: alla comunità accresciuta il Vescovo affidò anche delle attività parrocchiali. L’attività delle Suore crebbe in misura sorprendente.
Nell’anno 1862 il Comune chiese alle Salesiane di assumere anche la gestione delle scuole comunali. Esse accettarono e fino al 1910 Comune e suore collaborarono in un clima abbastanza sereno. Tale collaborazione cessò nel 1913.
Il vescovo Liviero, strenuo difensore della scuola cristiana presso il suo popolo e presso le autorità, non esitò a cedere alcune sale del suo episcopio per farne aule scolastiche.
La forza che ha sorretto, quasi per due secoli tutta l’opera, è venuta dalla spiritualità, ispirata all’insegnamento di San Francesco di Sales: “Amore di Dio e del prossimo”.
Aumentando le difficoltà e diminuendo le suore, nell’anno 1999, proprio per salvare la scuola, le Salesiane hanno fatto la fusione con le “Figlie di San Francesco di Sales” che hanno la casa madre a Lugo di Romagna.
Nel frattempo, conosciuta l’Associazione FOE di Firenze che gestiva diverse scuole nell’Italia Centrale, si è deciso di affidare tutti i tipi di scuole alla suddetta Associazione, offrendo, per quanto possibile, la propria collaborazione.