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Giubileo 2025, la lettera dei Vescovi umbri

I Vescovi dell’Umbria scrivono una lettera ai sacerdoti per esortarli a preparare le loro comunità e i fedeli a vivere con pienezza il Giubileo
Ecco il testo della lettera aperta

Carissimo Confratello,

si avvicina l’anno di grazia che la benevolenza divina e la maternità della Chiesa ci donano con il Giubileo 2025. Noi ministri ordinati abbiamo la grande gioia e il lieto compito di accompagnare il popolo di Dio a farne tesoro: sarà una preziosa occasione per rigenerare la nostra vocazione e mettere a frutto la nostra missione di “servi della speranza”, di amici di “Cristo, nostra speranza”.

Il Santo Padre, che ha indicato proprio nella virtù teologale della speranza il messaggio centrale di questa esperienza di fede e di carità, confida nel nostro entusiasmo e nella nostra collaborazione. Possiamo ora gratuitamente mettere a disposizione delle nostre comunità e dei numerosi pellegrini che intraprenderanno il cammino spirituale del Giubileo i doni di grazia che gratuitamente abbiamo ricevuto con l’ordinazione presbiterale. Non è difficile pensare che la nostra regione sarà mèta privilegiata di tanti pellegrinaggi, tenendo conto della ricchezza di santità delle nostre diocesi e della prossima canonizzazione del Beato Carlo Acutis.

Predisporre il cuore del popolo di Dio

Per questo abbiamo una grande opportunità di seminare gioia e una grave responsabilità di predisporre il cuore del popolo di Dio, cominciando da noi stessi, come ci raccomanda Papa Francesco nella Bolla di indizione del Giubileo, Spes non confundit, 5: “Nelle Chiese particolari si curi in modo speciale la preparazione dei sacerdoti e dei fedeli alle Confessioni e l’accessibilità al sacramento nella forma individuale”.  In questo periodo possiamo approfondire la formazione meditando con attenzione la Bolla e studiando la nota con le Norme per la concessione dell’Indulgenza durante il Giubileo Ordinario 2025. Possiamo collaborare e dare disponibilità alle Commissioni per il Giubileo che le nostre Diocesi hanno istituito e, specialmente, possiamo approfittare di questo anno per sensibilizzare le nostre comunità, gli organismi di partecipazione, i gruppi, i giovani, i catechisti, le famiglie, alla preghiera, alla catechesi, alla carità e alla organizzazione della ospitalità e dell’accoglienza dei pellegrini.

Il Pellegrinaggio Regionale

Possiamo iniziare a preparare il Pellegrinaggio Regionale delle otto diocesi umbre alla Tomba dell’apostolo Pietro, che vivremo in spirito di comunione sabato 13 settembre 2025.  Ti chiediamo la cortesia di segnare già ora nella tua agenda e nel calendario della tua comunità questo straordinario appuntamento di fede. Sarà un anno molto inteso e ricco di frutti spirituali grazie alla speranza cristiana che sapremo annunciare insieme. Ti ringraziamo di aver aperto la porta santa della tua vocazione e del dono della tua vita alla nostra Chiesa e alla nostra gente. Grazie fin da ora per la preghiera e la carità che saprai spendere in questo tempo perché molti fratelli e sorelle possano varcare la soglia della misericordia di Dio.Saldi nella speranza della gloria di Dio, ti salutiamo fraternamente.

I Vescovi dell’Umbria                                                                         

Giornata nazionale di sensibilizzazione sulle offerte per il sostentamento del clero diocesano

Ogni offerta è un piccolo gesto, una scelta di fraternità di vita nella Chiesa

Domenica del 15 settembre 2024, è indetta la giornata nazionale di sensibilizzazione sulle offerte per il sostentamento del clero diocesano, in cui si richiama l’attenzione dei fedeli sul ruolo ecclesiale e sociale dei nostri sacerdoti e sulle Offerte destinate al loro sostentamento.
Come nelle comunità cristiane delle origini, il sacerdote è sostenuto da tutta la comunità, in modo che possa dedicarsi totalmente all’annuncio del Vangelo e alle opere a favore dei fratelli. Le Offerte per i sacerdoti sono offerte per il sostentamento degli oltre 32.000 preti diocesani italiani, circa 29.700 in attività nelle parrocchie italiane, 300 preti fidei donum in missione, e quasi 2600 che sono ormai anziani oppure non più in salute. L’espressione ”offerte per il sostentamento del clero” risale al 1984, quando questa nuova possibilità di condivisione ecclesiale entrò in vigore.

Offerte liberali e 8 per mille

Il meccanismo di sostentamento economico derivante dal nuovo concordato, fra lo Stato e la Chiesa Cattolica passa attraverso 2 fonti:
– L’8 per mille con le firme nella denuncia de redditi, le cui risorse sono destinate a Culto e
Pastorale, Carità, Sostentamento dei Sacerdoti;
– Le offerte liberali per il sostentamento dei Sacerdoti.
E’ a questa seconda modalità a cui si riferisce la giornata del 15 settembre, purtroppo le offerte liberali incidono solo per circa il 2,00% sul totale del fabbisogno economico necessario per il sostentamento dei sacerdoti, il resto viene prelevato dall’8 per mille e da altre risorse derivanti da redditi dei patrimoni diocesani, parrocchie, remunerazioni proprie dei Sacerdoti (stipendi di insegnante etc). Per questo la giornata di sensibilizzazione assume una grande importanza, e le parrocchie riceveranno dall’ufficio centrale tutto il materiale necessario da esporre in Chiesa. Si prega di farne menzione e sensibilizzare i fedeli alle offerte prima della celebrazione, ricordando anche che le offerte sono deducibili dal reddito imponibile fino a 1032,91 € l’anno, e il può essere fatto con bollettino, bonifico, carta di credito, ricevendo anche periodicamente la rivista Sovvenire. Il sistema delle Offerte stabilisce perequazione tra i sacerdoti. Viene cioè in soccorso di quelli che non hanno neppure un reddito di partenza, come ad esempio, stipendi o pensioni da insegnante, e aiuta a stabilire condizioni di maggiore equità. Questo è possibile perché le Offerte di tutti i fedeli italiani vengono raccolte dall’Istituto Centrale Sostentamento Clero, che le distribuisce ai sacerdoti della Chiesa italiana, sia quelli in servizio attivo che quelli anziani o malati che non esercitano più il ministero, e dopo aver dedicato la propria vita ai fratelli, vivono un momento di maggiore bisogno. Ogni offerta è un piccolo gesto, ma anche una scelta di fraternità di vita nella Chiesa di cui siamo parte.

 

Riferimenti: giubeppe@libero.it – 347/3521236
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Settembre, preludio al rinnovamento del cuore

Con il mese di settembre riprendiamo il cammino comunitario dopo il tempo estivo che ci ha regalato momenti di distensione e di condivisione fraterna nelle tante iniziative parrocchiali e diocesane. Ne ringraziamo il Signore, consapevoli che i doni della sua presenza e della sua grazia si diffondono in ogni nostra giornata, e specialmente negli appuntamenti di vita e di fede cui possiamo partecipare. Il tanto, ricevuto in dono, è preludio ad un continuo rinnovamento del cuore e ad una concreta e generosa fruttuosità che ci può vedere arricchiti, e nuovamente impegnati, a servizio della comunità e dei singoli fratelli.

Il nuovo anno pastorale

Entriamo in un nuovo anno pastorale, itinerario di fraternità, che porta con sé le novità dello Spirito che dobbiamo discernere e accogliere. Prime fra queste il desiderio delle nostre comunità di rinnovarsi e di risvegliarsi nella fede al grande servizio dell’evangelizzazione in questo nostro mondo che cerca sempre più affannosamente la verità della vita e le radici della gioia vera. Il nostro essere discepoli amati del maestro Gesù ci spinge sempre di più a farci missionari della gioia del Vangelo di cui ogni cuore ha un drammatico bisogno. Si apre l’anno conclusivo del Cammino Sinodale, in cui abbiamo riposto molte speranze per un nuovo cammino di Chiesa. Vivremo la Fase Profetica, che porterà a definire scelte da assumere e strade da aprire, per continuare a camminare con fedeltà alla sequela del Dio della Pasqua.

Un modo nuovo di vivere la fede

Su queste proposte, che sono frutto del lavoro di tutte le diocesi italiane, faremo discernimento insieme, e insieme cercheremo di comprendere come incarnarle nelle nostre comunità. Proprio le nostre Comunità hanno bisogno di nuova linfa e di un modo nuovo di vivere la fede, e per questo è stato pensato un progetto di crescita e di rilancio che viene pubblicato in questo notiziario per essere sottoposto alla discussione del popolo dei fedeli. Vi prego di porvi molta attenzione e di coinvolgervi seriamente nel suo discernimento.

Preparazione al Giubileo 2025

Dalla fine dell’anno poi ci attende il percorso spirituale del grande Giubileo 2025. Tante sa-ranno le proposte e le iniziative (in diocesi, in regione e a Roma), per approfittare di questo anno di grazia e cogliere l’occasione di una profonda conversione interiore che radichi sempre più la salvezza di Gesù nella nostra vita attuale e futura. In tutto questo continuiamo a camminare insieme come popolo del Signore, fedeli e pastori, in fraterna comunione e dialogo familiare, responsabili insieme della vita delle nostre comunità e del servizio di amore al prossimo.
La Trinità Santissima ci dia forza e coraggio!
+ don Luciano, vescovo

Festa dell’impressione delle stimmate di san Francesco

Festa liturgica dell’impressione delle stimmate di san Francesco

Martedì 17 settembre, festa liturgica dell’impressione delle stimmate di san Francesco, saranno celebrati gli ottocento anni dall’avvenimento, che si verificò sul monte della Verna nel settembre 1224. Così Tommaso da Celano, primo biografo del santo, a pochi anni di distanza narrò il fatto: «Mentre dimorava nell’eremo, che dal nome del luogo è chiamato Alverna, due anni prima della sua morte, vide in una visione divina un uomo in forma di Serafino, con sei ali, librato sopra di lui, con le mani distese e i piedi uniti, confitto a una croce. […] Mentre non riusciva a capire nulla di preciso e la novità di quella visione si era impressa nell’animo, ecco che nelle sue mani e nei piedi cominciarono a comparire gli stessi segni dei chiodi che aveva appena visto in quell’uomo crocifisso». Nel secolo successivo, l’animo autore delle “Considerazioni sulle stimmate” precisò che Francesco, nel viaggio di ritorno dalla Verna dopo l’avvenimento delle stimmate, passò per Sansepolcro e sostò per alcuni giorni a Montecasale, raggiungendo poi Città di Castello dove avrebbe trascorso un mese prima di partire alla volta di Santa Maria degli Angeli.

La ricorrenza

La ricorrenza, dunque, è anche un’occasione per ricordare, a ottocento anni di distanza, la presenza di san Francesco nella nostra valle e nella nostra città, non solo per farne memoria, ma anche per riappropriarci di un aspetto importante della nostra tradizione di Chiesa, caratterizzata dal carisma francescano.
A Città di Castello, martedì 17 settembre, alle ore 8.30, sarà celebrata una s. messa nella chiesa di San Francesco, all’interno della quale si conserva una terracotta cinquecentesca, attribuita a Santi Buglioni (1494-1576), raffigurante le Stimmate del santo.

Pontificio Seminario Regionale Umbro “Pio XI” di Assisi: i Vescovi hanno nominato il nuovo Padre Spirituale e il nuovo Vice Rettore.

L’annuncio di mons. Boccardo

Il Presidente dei Vescovi Umbri mons. Boccardo: «Invito tutte le comunità parrocchiali dell’Umbria ad elevare una preghiera corale per le vocazioni al sacerdozio» A far data dal 1° settembre 2024 i Vescovi della Conferenza Episcopale Umbra hanno nominato per cinque anni: don Jozef Gercàk, dell’Archidiocesi di Spoleto-Norcia, Padre Spirituale del Pontificio Seminario Regionale Umbro “Pio XI” di Assisi. Il presbitero conserva il ministero pastorale di Pievano della Pievania del beato Pietro Bonilli a Trevi, don Nicola Testamigna, della Diocesi di Città di Castello, Vice Rettore Pontificio Seminario Regionale Umbro “Pio XI” di Assisi e Responsabile del Corso propedeutico.

I ringraziamenti del Presidente

Le parole del Presidente della CEU e arcivescovo di Spoleto-Norcia mons. Renato Boccardo: «Ringrazio per la disponibilità don Jozef e don Nicola, che insieme al Rettore don Francesco Verzini e agli altri sacerdoti collaboratori, costituiscono l’équipe formativa del Seminario regionale. Colgo l’occasione per invitare con insistenza tutte le comunità parrocchiali dell’Umbria ad elevare una preghiera corale per i nostri giovani: sono infatti convinto che il Signore continui a chiamare al presbiterato e alla vita consacrata; manca spesso il clima che favorisca l’ascolto e la risposta. Per intercessione della Madonna del Buon Consiglio, patrona del nostro Seminario, preghiamo affinché le giovani generazioni trovino persone autorevoli e credibili che le aiutino a discernere il progetto di Dio sulla loro vita». 

I numeri del Seminario

Il 23 settembre prossimo inizierà il nuovo anno di formazione. Al Seminario maggiore ci sono 17 ragazzi, di cui: 5 dell’archidiocesi di Perugia-Città della Pieve; 4 dell’archidiocesi di Spoleto-Norcia; 2 della diocesi di Gubbio; 2 della diocesi di Città di Castello; 2 della diocesi di Terni-Narni-Amelia; 1 della diocesi di Foligno; 1 della diocesi di Tempio-Ampurias in Sardegna. Sono invece 4 i giovani che frequenteranno l’anno propedeutico: 2 dell’archidiocesi di Perugia-Città della Pieve; 1 dell’archidiocesi di Spoleto-Norcia; 1 della diocesi di Assisi-Nocera Umbra-Gualdo Tadino.

CORRICASTELLO: IL 27 AGOSTO LA PRESENTAZIONE UFFICIALE E L’8 SETTEMBRE LA GARA

Martedì 27 agosto, alle ore 12, si terrà la conferenza stampa di presentazione della “CorriCastello”, manifestazione podistica sulla distanza degli otto chilometri competitiva e non competitiva. 

Una iniziativa del Marathon Club Città di Castello, in collaborazione con la Chiesa e il Comune tifernati, con il comitato regionale umbro della Federazione italiana di atletica leggera e con Atletica Pakman. La presentazione si svolgerà nel salone Santo Stefano, al piano terra del Palazzo vescovile della diocesi di Città di Castello, in piazza Gabriotti 10. La gara podistica, inserita nel Gp Altotevere, si correrà domenica 8 settembre lungo le vie e le piazze cittadine e il ricavato sarà destinato alle attività della Caritas diocesana. 

Uniti nello sport, testimoni nella solidarietà

“Lo sport unisce, fa diventare amici, è un’occasione di incontro e di festa e può veicolare una testimonianza – spiega il direttore della Caritas tifernate, Gaetano Zucchini – per questo nel nostro stile di vicinanza alla vita sociale del territorio e nella via della creatività che ci chiede Papa Francesco, ci siamo impegnati per la CorriCastello. Quindi conoscere e farsi conoscere, sensibilizzare, raccogliere aiuti, avvicinare tutti, particolarmente i giovani, al nostro stile pastorale del prendersi cura degli altri. Per questi motivi invitiamo alla partecipazione numerosa, per essere uniti, per condividere questo momento, per essere testimoni, per costruire una comunità come orizzonte di cura”.

La conferenza stampa di presentazione

Alla conferenza stampa di presentazione del 27 agosto – oltre a Gaetano Zucchini – parteciperanno il vescovo delle diocesi di Città di Castello e Gubbio, mons. Luciano Paolucci Bedini, il sindaco tifernate Luca Secondi, l’assessore comunale alle Politiche sociali, Benedetta Calagreti, il presidente del Marathon Club, Luca Martinelli, insieme ad altri rappresentanti dell’associazione sportiva.

 

LA LOCANDINA DELLA MANIFESTAZIONE

 

La festa della Madonna delle Grazie

Prenderà inizio venerdì prossimo, 23 agosto, il triduo in preparazione alla festa della Madonna delle Grazie, patrona principale di Città di Castello e della Diocesi. Il fulcro delle celebrazioni sarà il santuario della Madonna delle Grazie, nel rione San Giacomo, che dal 1456 ospita la venerata immagine: nei quattro giorni del triduo e della festa l’icona, solitamente coperta da un artistico pannello, resterà ininterrottamente aperta.

Il programma

Il triduo, animato da padre Luca Di Girolamo dell’Ordine dei Servi di Maria, prevede la celebrazione della messa nei giorni 23, 24 e 25 agosto alle ore 18.30; ogni giorno, la celebrazione sarà preceduta dalla recita comunitaria del rosario, alle ore 18, animata da un gruppo ecclesiale cittadino. Venerdì 23, alle ore 21, si terrà la tradizionale veglia di preghiera mentre domenica 25, sempre alle ore 21, muoverà dal santuario la processione che porterà la copia della venerata immagine per alcune strade cittadine secondo questo itinerario: Santuario di Santa Maria delle Grazie, Via delle Giulianelle, Via Campo dei Fiori, Via dei Conti, Via XI Settembre, Via Trastevere, Pomerio San Girolamo, Via della Fraternita, Via dei Fucci, Piazza Magherini Graziani, Via XI Settembre, Santuario di Santa Maria delle Grazie. La processione sarà presieduta dal vescovo diocesano, mons. Luciano Paolucci Bedini.
Lunedì 26 agosto, giorno della festa, al mattino la messa sarà celebrata alle ore 8, 9, 10 e 11; nel pomeriggio, alle ore 17,30 saranno celebrati i vespri cui seguirà, alle ore 18,30, la santa messa solenne presieduta da mons. Luciano Paolucci Bedini, vescovo emerito di Città di Castello. Sarà presente anche il gonfalone del Comune, a ricordo della proclamazione della Madonna delle Grazie a patrona cittadina avvenuta nel 1783.

La devozione

La devozione alla Madonna delle Grazie è molto antica e si è sviluppata attorno all’immagine dipinta da Giovanni di Piamonte nell’anno 1456. Fin dall’inizio l’iconografia esprime assai bene la dimensione “civica” del culto, dal momento che la vergine Maria è raffigurata nell’atto di indicare a al figlio Gesù Città di Castello, per impetrare la benedizione sugli abitanti. Dal tardo medioevo fino a tutta l’età moderna il legame tra la città e la devozione alla Madonna delle Grazie è stato molto forte. Il comune ha mantenuto una delle tre chiavi che in antico servivano per aprire lo sportello che custodiva l’immagine e nel 1620 ha contribuito alle spese per la realizzazione di una corona; infine, nel 1783 è stato il consiglio comunale a proclamare la Madonna delle Grazie patrona della città. L’ampia raccolta di ex voto che ancora si conserva nel santuario, e in parte conservata all’interno e attorno alla nicchia che custodisce l’icona, dimostra quanto la devozione verso la Madonna delle Grazie rappresenti una delle componenti più caratteristiche della cultura popolare cittadina.

L’immagine

Un ulteriore motivo di interesse è dato dall’immagine venerata, di alto livello artistico. Si tratta di una pittura su legno intagliato e dorato realizzata nel 1456 da Giovanni da Piamonte, collaboratore di Piero della Francesca. La tavola di Città di Castello è l’unica opera firmata e datata dal pittore, a proposito del quale sono emerse nuove conoscenze. Una ricerca archivistica ancora in corso, infatti, ha permesso di documentarne la provenienza da Moncalieri e il trasferimento a Sansepolcro nel 1444, quando, insieme alla moglie Agostina affitta una casa nella contrada di San Bartolomeo; il contratto ci permette anche di sapere che il nome del padre del pittore era Tommaso. Poche notizie, ma che gettano qualche luce nella biografia di un pittore di cui nulla finora si conosceva e che possono aprire ulteriori piste di ricerca.

Triduo di preparazione

animato da P. Luca di Girolamo dell’Ordine dei Servi di Maria
23 – 24 – 25 agosto 2024
Ore 18: recita comunitaria del Rosario
Ore 18,30: S. Messa
Ogni giorno i sacerdoti sono disponibili per le confessioni dalle ore 17 alle ore 18,30.
 Venerdì 23 agosto, ore 21: veglia di preghiera.
 Domenica 25 agosto, ore 21: processione con l’immagine della Madonna delle Grazie presieduta dal vescovo diocesano, mons. Luciano Paolucci Bedini.
Itinerario: Santuario di Santa Maria delle Grazie, Via delle Giulianelle, Via Campo dei Fiori, Via dei Conti, Via XI Settembre, Via Trastevere, Pomerio San Girolamo, Via della Fraternita, Via dei Fucci, Piazza Magherini Graziani,Via XI Settembre, Santuario di Santa Maria delle Grazie.
 Lunedì 26 agosto 2024 Giorno della festa
Ore 7.30: Lodi mattutine.
Ore 8, 9, 10, 11: S. Messa.
Ore 17.30: Vespri solenni.
Ore 18.30: solenne concelebrazione eucaristica presieduta da S.E. Mons. Luciano Palucci Bedini, vescovo di Città di Castello. La liturgia sarà animata dalla Corale “Marietta Alboni” e dalla Confraternita di Santo Spirito.

Capitolo generale per le Piccole Ancelle del Sacro Cuore

Dal 16 luglio al 3 agosto, ad Alpe di Poti (Ar), si sono riunite le Piccole Ancelle del Sacro Cuore per celebrare il XVIII Capitolo generale, scegliere il nuovo governo e per delineare il cammino della Congregazione per il prossimo sessennio. Sono presenti suore che provengono dall’Italia, dal Kenya, dall’Uganda, dall’Albania e dall’Ecuador.

Un momento di comunione fraterna, animazione e ascolto

Il Capitolo generale è un organo sinodale che impegna nella preghiera, nella riflessione e nella condivisione, con la certezza che lo Spirito parla a ogni cuore e solo insieme è possibile cogliere la volontà di Dio. È anche un tempo di grazia, un momento privilegiato molto intenso di comunione fraterna, di animazione e di ascolto comunitario per poter discernere gli orientamenti che guideranno la Congregazione, affinché sia viva, fedele al Vangelo e capace di incarnare il suo Carisma nella Chiesa e nel tempo. Con i piedi nella polvere della storia per coglierne le sfide, le povertà e i bisogni a cui rispondere e raccontare con la vita e le opere l’Amore di misericordia e compassione di Cristo.

Il tema del Capitolo generale delle Piccole Ancelle

Il tema di questo XVIII Capitolo è “Pellegrine di speranza camminiamo insieme con la chiesa per vivere la missione”. Il Capitolo è iniziato la mattina del 17 luglio con tre giorni di preghiera e silenzio. Suor Francesca Pratillo (fsp) ha introdotto all’ascolto profondo della Parola di Dio, attraverso il brano evangelico dei discepoli di Emmaus, che pone le Capitolari nell’ottica di Dio che cammina accanto a noi nella storia, nella ricerca di novità, di autenticità feconda e “apre i nostri occhi” (Lc 24, 30).

Un modo nuovo di essere comunità di consacrate nella Chiesa

Dopo questi giorni di spiritualità, suor Maria Pierina Scarmignan (ov) ha accompagnato il lavoro delle suore Capitolari che, con uno sguardo al passato e uno al futuro, cercano di offrire le indicazioni per un modo nuovo di essere comunità di consacrate nella Chiesa e nel mondo, nel cambiamento epocale che stiamo vivendo. Impegnate con tutte le nostre forze a rendere attualedove Dio ci ha messo, il carisma del beato Carlo Liviero. Importante è l’apporto della giovane Delegazione East Africa, che con il suo entusiasmo riesce a trasmettere speranza e gioia a tutte.

Associazione chiese storiche, al via i corsi di formazione

L’8×1000 per la cultura

ll patrimonio ecclesiastico e la sua storia, sono gli argomenti principali delle lezioni dedicate alla formazione dei volontari dell’Associazione chiese storiche.Gli incontri trattano vari aspetti legati alla storia delle chiese, alla loro architettura, alle opere d’arte in esse contenute e all’evoluzione del ruolo sociale ed ecclesiale che hanno avuto nel corso dei secoli. Il progetto formativo è realizzato in collaborazione con la diocesi e finanziato dai fondi 8xmille alla Chiesa cattolica.

Il calendario

Il primo appuntamento è fissato per venerdì 13 settembre, alle ore 17, presso il santuario della Madonna delle Grazie: don Andrea Czortek traccerà storia e vicende dei frati Servi di Maria a Città di Castello. A seguire, Giulia Benedetti guiderà i volontari alla scoperta del santuario della Madonna delle Grazie e del suo patrimonio storico artistico. Venerdì 27 settembre alle ore 17, presso l’auditorium San Giovanni Decollato, don Matteo Monfrinotti, professore di Patrologia del Pontificio Ateneo Sant’Anselmo di Roma, terrà la lezione dal titolo “Le prime comunità cristiane alla luce dell’epistolario di Plinio”. Domenica 13 ottobre , nella chiesa di San Domenico alle ore 16.30, Elena Squillantini illustrerà gli affreschi gotici dell’edificio sacro. Francesca Mavilla parlerà di Rosso Fiorentino e della Cattedrale di Città di Castello venerdì 18 ottobre, alle ore 17, presso l’auditorium San Giovanni Decollato. Il ciclo di lezioni termina venerdì 25 ottobre alle ore 17 nell’auditoriumSan Giovanni Decollato con l’incontro dal titolo “Luca Signorelli a Città di Castello: opere e luoghi”, tenuto da Sara Borsi.

Come iscriversi

Per assistere alle lezioni è necessario iscriversi all’Associazione Chiese storiche presso la libreria del Sacro Cuore, in piazza Gabriotti (dal martedì al sabato). L’Associazione, in collaborazione con la diocesi e le parrocchie, si occupa di promuovere attività di carattere religioso e culturale nell’ambito della cura, della tutela e della valorizzazione di edifici di culto storici del territorio diocesano. In particolare, i volontari sono impegnati ad accogliere, nelle chiese del centro storico, turisti e fedeli, dando loro informazioni sul patrimonio ecclesiastico.

Per informazioni: associachiesecdc@ gmail.com.

Don Serafino Rondini, fiamma di amore fraterno

L’estate 2024 offre anche alla comunità ecclesiale l’occasione per fare memoria dei drammatici fatti di ottanta anni fa, quando il territorio altotiberino, come buona parte dell’area umbro-marchigiana e tosco-romagnola, fu interessato dal passaggio del fronte. Tra le centinaia di morti, in gran parte civili, vi fu anche don Serafino Rondini, parroco di Pistrino (dove aveva promosso la costruzione della nuova chiesa dedicata al Sacro Cuore e diventata in seguito un luogo simbolo di quella comunità). Come noto, egli morì il 25 luglio 1944 a causa di un bombardamento, mentre, insieme ad altri compaesani, cercava di mettersi in salvo. In quell’occasione, per lo stesso motivo, morirono anche Ernesto Ceri, Asterio Ravarelli, Giuseppe Romanelli, Cesira Tifernati e suor Matilde Beni delle Piccole Ancelle del Sacro Cuore. È bene ricordarli insieme sia perché tutti vittime della stessa guerra, sia perché don Serafino non è morto da solo, ma con la sua gente, quella gente in mezzo alla quale era rimasto, continuando a offrire aiuto, conforto e speranza in un frangente così drammatico e doloroso.

Come lui, anche il vescovo, mons. Filippo Maria Cipriani, e moltissimi altri parroci condivisero le sorti del loro popolo,  rappresentando per tutti un punto di riferimento sicuro. Vescovo e preti seppero tenere vive la fede, la speranza e la carità, si impegnarono per evitare – quasi sempre riuscendoci – stragi e vendette, tennero accesa una fiamma di amore fraterno in un momento in cui sembrava che l’odio potesse disumanizzare la vita delle popolazioni.

Ottanta anni dopo ricordiamo con gratitudine quanti seppero rimanere al loro posto, assumendosi le proprie responsabilità di pastori della comunità ecclesiale e, spesso, anche quelle di amministratori delle comunità civili abbandonate a se stesse dalle autorità pubbliche.

+ Luciano Paolucci Bedini
Vescovo di Città di Castello