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AVVISO IMPORTANTE PER TUTTI I PARROCI

L’Ufficio Affari Economici sta effettuando una raccolta dati che riguarda le Confraternite della Diocesi.
Ad ogni parroco si chiede gentilmente di riferire su quali e quante confraternite sono attive e, in questo caso,
si richiede l’elenco soci/cariche, copia del libro dei verbali e del rendiconto annuale.

I dati potranno essere inviati per mail: segreteria@diocesidicastello.it
Oppure consegnati direttamente all’Ufficio economato tutte le mattine (lunedi/sabato) dalle ore 9.00alle ore 13.00
Per informazioni 0758554328

 

 

Notizie dalla Biblioteca e dall’Archivio

NOTIZIE DALLA BIBLIOTECA DIOCESANA “STORTI – GUERRI
Nuovo allestimento dei depositi librari
Grazie al contributo CEI per l’anno 2017 è stato possibile avviare un ampio progetto volto a qualificare i depositi librari al secondo piano del Seminario Vescovile, sede della biblioteca diocesana. In questa prima fase sono state collocate scaffalature metalliche con sportello nel ballatoio di collegamento tra le due ali del palazzo, nel quale gradualmente sarà possibile ricavare una sala deposito e lettura grazie anche all’ottima illuminazione di cui godono gli ambienti, ritinteggiati e dotati di un nuovo impianto di illuminazione. All’interno sono stati donati i fondi appartenuti a madre Callista Massi PASC e all’avv. Luigi Pillitu, insieme a quelli che il vescovo mons. Domenico Cancian dona a partire dal 2007. Altre scaffalature, aperte, sono state montate in una saletta finora inutilizzabile anche perché priva di impianto elettrico; anche questo vano è stato prima ritinteggiato e dotato di illuminazione elettrica. Gli scaffali qui collocati contengono la donazione di mons. Gino Tanzi e di suo nipote mons. Giuseppe Tanzi, il fondo librario dell’Ufficio Catechistico Diocesano e altri volumi di interesse generale e di acquisizione più recente. In tal modo la biblioteca diocesana dispone di nuovo spazi per complessivi 1256 metri lineari, di cui 44 metri in scaffalature chiuse e 82 in moduli aperti tipo “pluteus”.
Procede la riorganizzazione del reparto periodici
Nel mese di ottobre sono state fatte rilegare dal laboratorio di restauro delle monache Benedettine di Citerna alcune annate di riviste del reparto periodici della Biblioteca Diocesana, in vista dell’allestimento di un’apposita sala. Particolarmente interessanti sono il vol. 3 dell’anno 1943 de «La Civiltà Cattolica», che ha così permesso di completare la raccolta con l’unico volume mancante. Ora la biblioteca possiede tutti i numeri usciti della prestigiosa rivista (dal prima del 1850 fino all’ultimo appena uscito), molto richiesta dagli utenti. Inoltre, sono stati recuperati e fatti rilegare i tre volumi (1, 1884; 2, 1885; 4, 1888) dell’«Archivio storico per le Marche e per l’Umbria», tra le più antiche riviste storiche regionali.

NOTIZIE DALL’ARCHIVIO STORICO DIOCESANO
“Castellana Ecclesia”:
è uscito il terzo volume della collana di studi sulla Diocesi di Città di Castello
Il 13 novembre, in occasione della celebrazione della solennità dei santi patroni Florido e Amanzio, il vescovo ha annunciato l’uscita del terzo volume della collana “Castellana Ecclesia”: Le vite dei santi di Città di Castello nel medioevo, curato dal prof. Pierluigi Licciardello. Il volume ha registrato un buon successo di pubblico: tutte le copie disponibili in cattedrale (ma solo al mattino) sono state vendute, segno dell’interesse suscitato dal volume, che potrà essere utilizzato sia in campo scientifico che per una catechesi sui santi della nostra Chiesa. Il giorno 16 novembre il libro è stato presentato a Palazzo Bufalini nel corso dell’iniziativa “Genius Floridi” e mercoledì 22 novembre l’emittente Tevere TV ha registrato un servizio di approfondimento.
Visite vescovili medievali di Città di Castello: prosegue la ricerca in vista dell’edizione
Nel mese di settembre è proseguita la ricerca della dott.ssa Francesca Magnoni sulle più antiche visite dei vescovi castellani alla diocesi (sec. XIII), in vista dell’edizione della relativa documentazione. Il lavoro, avviato nel settembre 2015, è ormai pressoché terminato per la trascrizione e prosegue nella parte di analisi. La documentazione raccolta è di grande interesse e mette in luce l’azione pastorale e di governo dei vescovi Matteo (1229-1234) e Niccolò (1265-1279). Nel primo caso ci sono conservati in parte gli atti della visita degli anni 1229-1231 (relativi a tutte le pievi a sud della città), ma il vescovo dovette visitare anche la parte nord, come dimostra la visita al monastero di Sansepolcro nel 1230. Nel caso di Niccolò si tratta di visite molto frequenti – dal 1266 al 1273 – ed estese a tutta la diocesi, allora molto più vasta di quella attuale. Queste visite, infatti, comprendono anche i territori passati alle diocesi di Cortona nel 1325 e nel 1984, di Sansepolcro nel 1520, di Sant’Angelo in Vado nel 1636 e di Apecchio nel 1984.

IL VESCOVO INFORMA

La Visita Pastorale sta ormai a metà percorso. Nel mese di dicembre si conclude nell’Unità Pastorale Madonna del Latte-Santa Veronica-Belvedere-Graticole-Titta-Badiali e prosegue con la parrocchia di San Pio.
Il riscontro è positivo sia da parte del Vescovo che della gente. Preghiamo ancora perché questa speciale azione pastorale raggiunga l’obiettivo principale di “avviare processi di rinnovamento evangelico mettendo in atto stili di vita umana e cristiana sollecitati dal Concilio e dal magistero successivo” (Lettera di indizione della Visita Pastorale, p. 12, n.7).

Il tempo liturgico dell’avvento, con le quattro domeniche e la solennità dell’immacolata, ci offre il percorso per prepararci ad accogliere ancora meglio Gesù nella parola, nell’eucaristia, nei fratelli e nei poveri.
Anche i nostri Centri di ascolto e l’Emporio della solidarietà ci segnalano molteplici emergenze. Ogni parrocchia provveda a donare il proprio contributo per ciò che ritiene meglio. Quel che conta è che siamo attenti a non chiudere la porta al “povero cristo di oggi”.

Il Natale è il Natale di Gesù. È la festa del Suo Compleanno. Non va confuso con la vacanza. La liturgia ben preparata, magari con la lectio divina nelle UP e nelle parrocchie, ci mette in comunione col Signore Gesù che è venuto, è presente e ritornerà (alla fine del Foglio trovate un buon sussidio che può aiutare).
Essendo un periodo “forte” dell’anno liturgico, il clero prepari al meglio le celebrazioni, comprese quelle penitenziali, le opportune catechesi e iniziative a livello di parrocchie, Up e zone.
Anche il presepio può aiutare. La Cripta della Cattedrale ospiterà la 18ª Mostra dei presepi che vede tantissimi visitatori. Forse anche questa è occasione di riflessione, contemplazione e preghiera davanti alla rappresentazione del mistero commovente di Gesù Bambino, venuto per insegnarci a vivere nel modo più umile, più povero, più amabile.

La Solennità dell’Immacolata e le tante feste mariane del periodo dell’Avvento ci propongono Maria come testimone esemplare del mistero dell’Incarnazione. Lei ci invita ad accoglierlo con la sua fede coraggiosa e il suo amore puro, la sua umiltà e il suo silenzio contemplativo.

Anche quest’anno attraverso l’emittente TTV che ringrazio sentitamente offro un commento alle letture domenicali. Sono le quattro tappe che la chiesa ci propone per vivere l’avvento. Possono aiutare a riflettere.
Ecco gli orari: giovedì: ore 19.00 circa; venerdì: ore 13.35 – 17.40 – 21.55 circa; sabato: ore 09.20 – 12.30 – 14.30 – 17.20 circa; domenica: ore 08.00 – 10.10 – 18.30 circa
Raccomando vivamente la Festa della Santa Famiglia il 30 dicembre a Belvedere (vedi programma) e le altre iniziative in favore della famiglia che sono presentate più avanti. Sono occasioni molto utili per le coppie. Sollecito i parroci a proporle. Approfitto per ringraziare le coppie della Pastorale familiare, che si impegnano molto in questo servizio così importante.

Invito a pregare e a sostenere (magari facendolo sapere agli interessati) il Corso di esercizi spirituali per gli Animatori della Diocesi nei giorni 27 – 28 – 29 in un luogo ancora da definire. Vuole essere un aiuto per la loro ricerca vocazionale e per il loro servizio. Ci sarò anch’io. Abbiamo bisogno di nuove e buone vocazioni. Questo tipo di aiuto ci è richiesto anche dal prossimo Sinodo dei vescovi su “I giovani, la fede e il discernimento vocazionale”.

Conferenza stampa Natale tra Umbria e Toscana 2017

Martedì 5 dicembre ore11.30
Salone Gotico Museo Diocesano

Conferenza stampa di presentazione dell’iniziativa Natale tra Umbria e Toscana – 2017
Saranno presenti il vescovo e tutti gli amministratori dei Comuni dell’Alto Tevere Umbro (Città di Castello, Citerna, Monte Santa Maria Tiberina, Montone, Pietralunga, San Giustino, Umbertide e del Comune di Sansepolcro nella Regione Toscana
Obiettivo dell’iniziativa è la riflessione sul mistero della Nascita tramite eventi culturali che si terranno nelle chiese o nei musei del territorio dell’Alto Tevere Umbro e Toscano, spazi di particolare bellezza artistica e architettonica e di accresciuta suggestione grazie anche all’allestimento di presepi artistici.

PROGRAMMA DEI CONCERTI E DELLE INIZIATIVE

Solennità dei Santi Florido e Amanzio – Programma

Florido nacque a Città di Castello (allora denominato Tifernum Tiberinum) attorno al 520. I suoi genitori morirono quando lui era ancora in giovane età; studiò lettere e teologia. Verso l’anno 542 il vescovo lo nominò diacono. Qualche tempo dopo Florido insieme ai suoi compagni Amanzio e Donnino, fuggirono a Perugia, poiché Città di Castello era stata assediata dalle truppe di Totila. Qui il vescovo Ercolano, dopo averlo conosciuto e apprezzato le sue doti lo ordinò sacerdote. Tra l’altro, Ercolano affidò a Florido e ad Amanzio un’ambasceria presso il vescovo di Todi, Fortunato. Recandosi a Todi i due santi incontrarono, presso Pantalla, un indemoniato, guarito dalla preghiera di Florido (anno 544 circa). Dopo sette anni di assedio Perugia, cedette per la fame, il vescovo Ercolano fu ucciso e dopo un po’ di tempo si vide qualche spiraglio di pace. Florido fece ritornò a Città di Castello che trovò distrutta. Nella drammatica situazione seppe tenere unita la popolazione e organizzare la ricostruzione. Insieme ai superstiti provvide alla fortificazione della città e alla ricostruzione della chiesa cattedrale e delle case; la città iniziò così una nuova vita. Aiutandosi l’un l’altro come fratelli, Florido vescovo, Amanzio sacerdote e Donnino laico-eremita hanno dato vita a una Chiesa autentica, animata dalla fede e dalla carità, fondata sulla certezza dell’amore di Dio che dà la forza di costruire le mura, le case, il castello, le strade, ma soprattutto di ricostruire una comunità umana e cristiana. Nel frattempo era morto anche il vescovo e il papa Pelagio accolse la preghiera dei cittadini, che volevano Florido come loro vescovo. Fu impegnato sempre nel predicare la Parola di Dio, vivendo con giustizia e carità. Morì a Pieve de’ Saddi il 13 novembre 599.
L’agiografia castellana antica presenta sant’Amanzio insieme a san Florido: Floridus simul cum Amantio. È proprio questo “stare insieme”, che coinvolge anche il laico Donnino, a caratterizzare la santità dei personaggi. Florido non è mai disgiunto da Amanzio, con il quale si prende a cuore le sorti della Chiesa e della città: per la prima entrambi si recano a Roma a chiedere un vescovo al papa, per la seconda si mettono a capo di un gruppo di persone (tra cui anche san Donnino) che di fronte alla distruzione causata da Totila ricostruisce Città di Castello. Florido, Amanzio e Donnino non si lamentano, né polemizzano, né aspettano che siano altri a mettersi all’opera, ma riescono a leggere i “segni dei tempi”, capiscono che è il momento di mettersi in gioco in prima persona, sono docili all’azione dello Spirito, che fa di loro il “sale della terra” in quel preciso momento e contesto storico. I ruoli sono diversi, ma tutti servono il progetto di Dio insieme, secondo un preciso stile ecclesiale e di vita.
Sia per san Florido, che per sant’Amanzio, che per san Donnino si può affermare che l’aspetto più vistoso della loro santità è lo stretto rapporto con la storia che ognuno dei tre vive. Il modello agiografico maggiormente sviluppato è quello di Florido, cui è dedicata interamente la vita scritta dal diacono Arnolfo. Tuttavia, i dati contenuti nelle fonti letterarie permettono di sviluppare alcune considerazioni sulla santità di Amanzio, presentato da VF come religiosus presbiter e vir Dei. È uomo di Dio, dunque, il prete Amanzio, e ciò si rende manifesto nella sua virtù taumaturgica. Ma è anche uomo che sa mettersi alla scuola dei santi, che sa cooperare con altri al bene della comunità.
La più antica testimonianza sui santi Florido e Amanzio, ancora viventi, è contenuta nei Dialoghi di papa Gregorio Magno, che dice di avere conosciuto di persona i due santi, invitati a Roma per avere informazioni sul santo vescovo e martire perugino Ercolano e per il desiderio del papa di conoscere personalmente Amanzio, di cui aveva sentito parlare a motivo della sua fama di taumaturgo. Gregorio Magno cita il vescovo Florido come informatore a proposito della vita di sant’Ercolano, vescovo di Perugia morto martire durante l’assedio della città da parte dei Goti negli anni 545-548.
Gregorio parla di Florido come di «vescovo di Tiferno Tiberino» e di «vescovo di vita venerabile» (Dialoghi, III,13) e ricorda come sia stato lui a informare il papa della capacità taumaturgica del prete Amanzio, «uomo di grande semplicità, che ha il potere di imporre le mani sui malati, a guisa degli apostoli, e di risanarli» e che «possiede anche il dono miracoloso di uccidere i serpenti, segnandoli col segno di croce dovunque li trovi» (Dialoghi, III, 35).
Il testo antico più completo che tramanda notizie sui santi Florido, Amanzio e Donnino è la Vita Floridi scritta dal diacono Arnolfo, canonico della cattedrale di Arezzo, negli anni ’70 dell’XI. Dopo la dedicazione della chiesa cattedrale ai santi Florido e Amanzio (1023, o 1032), la più remota attestazione del culto è contenuta nel calendario della canonica della cattedrale stessa (1153-1167 circa), che contiene le seguenti festività proprie della diocesi: santi Giustino, Faustino, Crescenziano, Veriano, Orfito ed Esuperanzio (1 giugno); dedicazione della chiesa di San Florido (22 agosto); san Donnino (9 ottobre); santi Florido e Amanzio (13 novembre). In età moderna l’unica festività dei santi patroni è stata sdoppiata. Nel XIX secolo la festa di sant’Amanzio era celebrata il 26 settembre, e per alcuni secoli è stata particolarmente solennizzata dai mansionari e dai cappellani della cattedrale. Con il calendario diocesano del 1981 la festività è stata nuovamente unita alla data del 13 novembre, recuperando così la più antica tradizione castellana (Floridus simul cum Amantio), con il grado di solennità per l’intera Diocesi.

PROGRAMMA DELLA SOLENNITA’ DEI SANTI PATRONI

PROGRAMMA ORDINAZIONE DIACONALE

PREGHIERA AI SANTI FLORIDO AMANZIO E DONNINO

Scuola diocesana di formazione teologica- Anno pastorale 2017 – 2018

A Città di Castello, la SCUOLA DIOCESANA DI FORMAZIONE TEOLOGICA [di seguito: SDFT] è stata voluta dal Vescovo Cesare Pagani – al quale è intitolata – nel 1975. Sono passati 42 anni, durante i quali, ha svolto il suo compito promuovendo ininterrottamente la formazione dell’intero popolo di Dio e, in particolare, dei collaboratori più stretti nelle varie realtà ecclesiali della nostra diocesi e anche oltre (Gubbio, Sansepolcro, Pesaro-Urbino). Nell’ultimo ventennio, ha proposto un triennio formativo di base, con possibilità di accesso annuale. Le lezioni, attinenti le principali discipline teologiche e pastorali, si sono sempre svolte da ottobre a giugno, a cadenza quindicinale, con possibilità di verifica finale o semplice attestato di frequenza. Da circa un decennio, significativa è stata anche l’introduzione del cosiddetto quarto anno, con lezioni a cadenza mensile, su argomenti di stringente attualità teologico-pastorale. Nella gran parte dei casi, docenti sono stati alcuni qualificati sacerdoti della diocesi. Questo tipo di impegno ha senz’altro prodotto frutti apprezzabili, con qualche scricchiolio, soprattutto negli ultimi tempi. È ovvio, comunque, che con il passare del tempo, anche la SDFT debba essere ripensata nella struttura, nei contenuti e nelle modalità. Le esigenze cambiano, alcune questioni emergono, l’orizzonte di riferimento non è più quello precedente, il modello non può essere ripetitivo; la vita, e l’esistenza cristiana in modo particolare, pulsano sempre di nuove e antiche questioni. La Chiesa, alla quale per grazia apparteniamo, esiste per evangelizzare e lo fa, nella logica dell’incarnazione, dal di dentro dell’umanità intera, alla quale si riferisce nella comune appartenenza.

Dal giugno scorso, è in atto un processo di riforma che trova coinvolti i principali organismi diocesani. Si tratta della condivisione nella progettualità e nella realizzazione di itinerari culturali, teologici e pastorali, di Formazione permanente che ogni anno, senza ripetersi, saranno adeguati alla sete e alla fame dell’intero popolo di Dio. Per questo, si è deciso di privilegiare alcune discipline teologiche (Morale sociale, Sacra Scrittura, Liturgia, Catechetica, Spiritualità), di praticare una metodologia attualizzante-missionaria, di centrare l’attenzione sulla persona, la società e l’ambiente, di assumere come riferimento comune l’esortazione apostolica Evangelii gaudium e la conversione pastorale, di mantenere il nome SDFT Cesare Pagani, con il titolo Prendersi cura della fede: itinerario di Formazione permanente, anno pastorale 2017-2018 e il sottotitolo Chiesa e Mondo dal Concilio Vaticano II alla Evangelii gaudium. Si è deciso anche di potenziare la sede che resta nelle sale al piano terra del Seminario (via san Girolamo, 2), con l’utilizzo primario di un nuovo salone opportunamente adeguato e attrezzato. Pure la qualità dei docenti è stata oggetto di seria considerazione e per garantirla, almeno per questo anno pastorale, il giorno di lezione è stato spostato dal tradizionale giovedì, al martedì. Almeno due saranno i tutor (Marco Fiorucci e Nicola Testamigna), con il compito di affiancare gli insegnanti negli incontri e di sostituirli in sede di laboratorio. Il calendario sarà più leggero rispetto al passato e distribuito simbolicamente in tre segmenti tra la metà di novembre e il mese di marzo. Anche gli incontri, settimanali (per un totale di 13), che inizieranno alle ore 21,00 e termineranno indicativamente alle 22,15, avranno un tono meno cattedratico, più discorsivo e pastorale e sfoceranno naturalmente nel dialogo e nell’interiorizzazione. Al termine di ognuno dei tre segmenti, un incontro sarà programmato come laboratorio vero e proprio.

PROGRAMMA
MORALE SOCIALE
(prof.ssa Roberta Vinerba + Marco Fiorucci, Dalla Gaudium et Spes all’Evangelii gaudium: 21 e 28 novembre, 05 e 12 dicembre 2017): 1. Il mercato degli scarti. Dal traffico di cose, a quello del denaro, fino al traffico di uomini: la parabola di un’economia matrigna. 2.Tra la piazza e la sacrestia, se scegliessimo il sagrato? La chiesa in uscita nel tempo globalizzato. 3. Ha ancora senso il vivere insieme? La polis tra l’esasperazione dell’individuo e la domanda di aggregazione. Una politica in equilibrio tra sussidiarietà e solidarietà. 4. L’inclusione sociale dei poveri: e se il povero fossi io? Punti di osservazione differenti su povertà e inclusione.
SACRA SCRITTURA
(prof. Giulio Michelini + Nicola Testamigna, La Bibbia dalla Dei Verbum alla Evangelii Gaudium e al Sinodo dei Vescovi sui Giovani: 16, 23, 30 gennaio e 06 febbraio 2018): 1. Il popolo di Dio riprende la Bibbia tra le mani. 2. Papa Francesco e l’invito a prendere sul serio la Sacra Scrittura. 3. Una Bibbia per i giovani. 4. Sintesi degli incontri precedenti e laboratorio.
LITURGIA
(prof. Paolo Martinelli, Dalla Sacrosanctum Concilium all’Evangelii gaudium: 20 e 27 febbraio 2018): il docente propone un unico titolo: «Bellezza trasfigurante della Liturgia». Invece i due incontri di Catechetica(proff. Samuele Biondini, Francesco Mariucci,Dal Documento Base “Il rinnovamento della Catechesi” (1970) all’Evangelii gaudium: 06 e 13 marzo 2018), presentano due titoli distinti e articolati. Il primo sarà tenuto dal prof. Samuele Biondini il 06 marzo 2018 e avrà come tema: “La gioia dell’annuncio (kerygma) ecclesiale”; il secondo sarà tenuto dal prof. Francesco Mariucci il 13 marzo 2018 e avrà come tema: “Essere catechisti e conversione pastorale”. Il laboratorio di Liturgia e Catechetica, pensato in sinergia dai direttori dei due Uffici diocesani e dalle loro rispettive équipe, stabilito per il 20 marzo 2018 avrà per titolo: «Annunciare la gioia e la bellezza del Vangelo nella celebrazione eucaristica agli adolescenti e ai giovani» e sarà guidato dai proff. Paolo Martinelli e Alessandro Pacchioni.

CALENDARIO E INFORMAZIONI

 

Cum teneatur visitare diocesim

Si è tenuta venerdì 6 ottobre scorso la conferenza stampa di presentazione degli eventi culturali promossi dal Diocesi di Città di Castello, dall’Achivio Storico Diocesano e dal Museo Diocesano in occasione della visita pastorale di mons. Domenico Cancian alle Parrocchie della Zona Pastorale del Centro storico alla presenza del Vescovo, di don Andrea Czortek e di Catia Cecchetti. La visita pastorale si compie quasi 800 anni dopo quella effettuata tra 1229 e 1231 dal vescovo Matteo quando il territorio diocesano era molto più esteso dell’attuale. Il Vescovo ha ricordato l’importanza di questo strumento le cui modalità sono sancite dal Codice di Diritto Canonico (1983): “il Vescovo è tenuto all’obbligo di visitare ogni anno la diocesi, o tutta o in parte, in modo da visitarla tutta almeno ogni cinque anni, o personalmente oppure, se è legittimamente impedito, tramite il Vescovo coadiutore, o l’ausiliare, o il Vicario generale o episcopale, o un altro presbitero” (can. 396). Verranno visitate a partire da domenica 8 fino al 29 ottobre tutte le parrocchie del centro storico della città: Santa Maria delle Grazie, San Francesco, San Michele Arcangelo, la Cattedrale dei Santi Florido e Amanzio, Santa Maria Nova e Santa Maria Maggiore. Al termine della conferenza è stata inaugurata nella sala documentaria del Museo Diocesano la Mostra dal titolo “Cum teneatur visitare diocesim – Esposizione di documenti d’archivio relativi alle visite dei vescovi di Città di Castello dal 1229 al 1914” che rimarrà aperta con ingresso gratuito fino a domenica 29 ottobre prossimo. Nell’Archivio Storico Diocesano la serie Visite pastorali comprende 82 unità archivistiche e copre il periodo 1568 (vescovo Costantino Bonelli) – 1981 (vescovo Cesare Pagani). A queste si aggiungono le visite dei secoli XIII-XV i cui atti sono conservati nella serie Registri della Cancelleria Vescovile. Tra i documenti più antichi conservati il verbale di visita risalente all’anno 1229 esposto nella mostra.
Il direttore dell’Archivio, Andrea Czortek illustrerà la storia, le finalità e l’evoluzione nel corso dei secoli delle visite pastorali in una conferenza dal titolo Le visite dei vescovi di Città di Castello tra medioevo ed età contemporanea che si terrà Sabato 7 ottobre alle ore 17.00 nel Salone Gotico Museo in collaborazione con il Circolo culturale “Luigi Angelini, il Centro Italiano Femminile e l’ Associazione Storica Alta Valle del Tevere.

“Scrivo a voi, giovani…” (1Gv 12,13)

Con la Solennità dell’Assunta, celebrata in modo particolare nel Santuario diocesano mariano di Canoscio, e con la solennità della Beata Vergine Maria, Madre della Divina Grazia, patrona della nostra diocesi, abbiamo iniziato il nuovo anno pastorale 2017-2018.
La Vergine Maria accompagni il cammino della nostra Chiesa che è in Città di Castello e accompagni anche il cammino scolastico di alunni e insegnanti, ormai pronti anche loro a ripartire per il nuovo anno.
Auguro ad ognuno di assolvere al meglio le proprie responsabilità per crescere insieme nel bene.
Due sono per la nostra Chiesa gli impegni prioritari del nuovo Anno pastorale.
1. Il Sinodo dei Giovani che avrà luogo nell’ottobre 2018.
L’importante appuntamento della Chiesa universale, voluto espressamente da Papa Francesco dopo i due sinodi sulla Famiglia, chiama anche noi al massimo impegno nei confronti dei nostri giovani che vivono gioie e non poche difficoltà (alcune delle quali vengono anche da noi adulti), e che, comunque, sono la ricchezza più significativa della società e della Chiesa.
Come Parola-guida mi è venuto in mente il brano davvero interessante della prima lettera di san Giovanni: “Scrivo a voi, giovani, perché avete vinto il Maligno… Ho scritto a voi, giovani, perché siete forti e la parola di Dio rimane in voi e avete vinto il Maligno” (1Gv 2,13-14).
Sono parole decisamente positive. Valgono anche per i nostri giovani… abbastanza sbandati? Credo di sì. Tutti abbiamo esperienza che non appena parte l’ascolto e il dialogo sincero, loro ci sono, eccome! Forse noi adulti abbiamo paura di farci mettere in crisi da loro, abbandonando stereotipi che bloccano (“non capiscono nulla… ai tempi nostri sì che… dove andremo a finire?”), oppure immaginando che loro dovrebbero sempre ascoltare le nostre prediche, non raramente smentite dai fatti.
Voglio dire che la relazione con i giovani è da rivedere e rilanciare nel modo giusto come una grande responsabilità e priorità. Non fosse altro per le pesanti deviazioni, gli smarrimenti e persino i suicidi che ci sono anche da noi.
Più avanti troverete del materiale a mio avviso utile. Consiglio di scaricare da Internet il documento preparatorio “I giovani, la fede e il discernimento vocazionale” con il questionario (http://www.vatican.va/roman_curia/synod/documents/rc_synod_doc_20170113_documento-preparatorio-xv_it.html).
Il 3 ottobre ci sarà la grande Veglia dei giovani in preparazione alla Festa di San Francesco e come inizio dell’anno pastorale dei giovani. La animerà Don Riccardo Pascolini di Perugia, reduce da una straordinaria esperienza con 250 giovani umbri in Terra Santa.
Il 23 ottobre stiamo progettando l’Assemblea diocesana con e per i nostri giovani.
In gennaio la nostra Scuola Diocesana di formazione teologica ha messo in calendario quattro incontri sul tema “La Bibbia e i giovani”. Li terrà padre Giulio Michelini.
Chiedo a tutti una preghiera per l’efficacia di queste iniziative. Chiedo pure di offrire spunti di riflessione e/o proposte, magari via e-mail a me (domenico.cancian@libero.it) o a Nicola Testamigna, responsabile della pastorale giovanile (nikott80@gmail.com) per fare un bel cammino con i giovani.
2. La continuazione della Visita Pastorale.
Dopo aver concluso la Visita all’Up Sangiustino-Lama-Selci-Cerbara e avere inviato ai sacerdoti e alle comunità una mia Lettera, nel mese di settembre (dal 3 al 30) seguirà la Visita pastorale nella seconda unità pastorale della Zona pastorale nord: Citerna-Pistrino-Fighille-Lippiano.
Invito a pregare perché anche questa sia un’occasione di grazia per le suddette comunità e per la Chiesa.
Invocando l’aiuto del Signore, l’intercessione della Madonna e dei nostri Santi, auguro a tutti il buon anno pastorale, benedicendo con affetto.

Domenico Cancian f.a.m.
Vescovo