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Sosteniamo la Caritas diocesana

La Caritas diocesana è da sempre impegnata nell’aiuto verso le persone che vivono in situazioni di fragilità. Puoi sostenerci anche tu con queste modalità: In questo periodo so-no aumentate le povertà e le richieste di aiuto. È possibile e auspicabile sostenere gli interventi di Caritas diocesana.

Ecco come:
• BONIFICO BANCARIO
IBAN: IT 03 P 03069 21610 00000 0086186
Intestato a: Confraternita di Maria SS del Rosario

Causale: nome del progetto / offerta per Caritas /offerta per Emporio •

OFFERTA DIRETTA segreteria di Caritas Piazza del Garigliano n. 2 Città Di Castello –  dal lunedì al venerdì dalle ore 09.00 alle ore 13.00.
Offerte detraibili o deducibili

Giovanni Magherini Graziani, una conferenza per primo centenario della sua morte

L’Archivio storico diocesano di Città di Castello e l’Associazione storica dell’Alta Valle del Tevere organizzano una conferenza per ricordare la figura di Giovanni Magherini Graziani, nell’anno in cui ricorre il primo centenario della sua morte, avvenuta il 31 gennaio 1924. Venerdì 24 maggio , alle ore 17.30, presso l’auditorium San Giovanni Decollato (via Pomerio San Girolamo, 1) a Città di Castello, Paola Monacchia, già presidente della Deputazione di Storia Patria dell’Umbria (carica che fu ricoperta anche da Magherini Graziani) guiderà l’incontro dal titolo “Giovanni Magherini Graziani, storico di Città di Castello”. Nell’occasione, a cura della biblioteca diocesana “Storti Guerri” e della parrocchia di San Michele Arcangelo, saranno esposti libri e documenti relativi all’illustre personaggio. Una conferenza e una mostra documentaria per ricordare la figura e l’opera dell’esponente più rappresentativo della ricerca storica locale nei decenni a cavallo dei secoli XIX e XX.

Tra la sua produzione spiccano i tre volumi della Storia di Città di Castello , stampati da Scipione Lapi tra 1890 e 1912 e il monumentale L’arte a Città di Castello , uscito nel 1897.Appassionato di teatro, nel 1894 fece rappresentare al Teatro degli Illuminati di Città di Castello una sua commedia dal titolo Chi stuzzica il can che giace . Fu, inoltre, il promotore della Società filarmonica e della Società operaia di mutuo soccorso cittadine. Nato a Figline Valdarno nel 1852, lo studioso è stato ricordato nel marzo scorso a Villa Poggitazzi nel corso di un convegno organizzato dall’Accademia Valdarnese del Poggio.

Parrocchia di san Donato in Trestina: inaugurazione dell’oratorio parrocchiale

Un giorno speciale

Sabato 25 maggio alle ore 15.30 il vescovo mons. Luciano Paolucci Bedini benedirà gli spazi destinati all’oratorio nella parrocchia di Trestina. Con questo atto viene riconsegnato alla comunità parrocchiale uno spazio che negli ultimi anni ha subito importanti lavori di ristrutturazione resi possibili grazie al contributo della Conferenza Episcopale Italiani che ha erogato 485.200,00 euro dai fondi dell’otto per mille.

Un sogno che diventa realtà

Costruire un grande Oratorio a Trestina è un sogno che risale al lontano 2019. È nato così, senza pensarci molto, quasi crescendo dentro i giovani ed i ragazzi che vivevano l’oratorio giorno per giorno. I giovani avevano bisogno di un luogo dove sentirsi a casa, un luogo dove vivere quotidianamente con una grande famiglia, un luogo più grande di quello esistente che si era fatto troppo piccolo. Due stanze ed un solo bagno erano troppo pochi per i tanti utenti del servizio fornito dalla parrocchia a tutta la frazione tifernate. Anche la struttura parrocchiale necessitava di un restyling, avendo più di 50 anni di vita.

I lavori finanziati dall’8xmille

Sono stati realizzati lavori di abbattimento delle barriere architettoniche, è stata ridefinita la divisione interna degli spazi ed adeguato l’impianto igienico e sanitario in quanto non più rispondente alla normativa vigente in materia, sono stati realizzati lavori di consolidamento e risanamento di alcuni locali e di tutte le componenti travi e pilastri in cemento armato a a vista. I lavori hanno subito numerosi intoppi, primo fra tutti quello causato dalla lunga emergenza sanitaria del Covid. Dopo 5 anni possiamo il sogno è realizzato.

Il calendario delle iniziative

Il gruppo che anima l’oratorio parrocchiale ha predisposto un ricco calendario di iniziative per festeggiare l’inaugurazione dei lavori. Tra i tanti appuntamenti ricordiamo quello di sabato 25 maggio quando si terrà una cena di beneficenza; domenica 26 la santa messa alle ore 11.15 ed il successivo aperitivo; alle 21 la schola cantorum “Giovanni Medici” propone “La buona novella”. Martedì 28 maggio alle ore 21 la compagnia teatrale ora d’oro propone lo spettacolo “Non solo Pinocchio”. Venerdì 31 maggio alle ore 21 la compagnia teatrale di San Leo Bastia mette in scena “Il vecchio muro”.

L’arte che l’8xmille ci permette di custodire

Le Giornate di valorizzazione del patrimonio culturale ecclesiastico

Dall’11 al 19 maggio si svolgerà l’edizione 2024 delle Giornate di valorizzazione del patrimonio culturale ecclesiastico. Il tema di quest’anno è “XL Concordato. 40 anni di intese e progetti per la promozione dei Beni culturali ecclesiastici”. Le Giornate sono promosse dall’Ufficio nazionale per i Beni culturali ecclesiastici e l’Edilizia di culto della Conferenza episcopale italiana insieme ad Amei Associazione dei musei ecclesiastici italiani, Aae Associazione degli archivisti ecclesiastici e Abei Associazione dei bibliotecari ecclesiastici italiani.

L’8xmille a servizio di tutti

La revisione del Concordato e l’introduzione dell’ 8xmille , ha consentito alla Chiesa cattolica di offrire servizi di educazione, assistenza sociale, formazione professionale e promozione culturale che hanno contribuito alla crescita e al benessere della società italiana. La diocesi di Città di Castello partecipa alle giornate, con un progetto che mira a promuovere la valorizzazione del proprio patrimonio culturale ecclesiastico con particolare attenzione all’impatto positivo che l’ 8xmille ha avuto sulla crescita dei territori, sulla conservazione e valorizzazione di tali beni. L’intento è quello di contribuire alla formazione di una consapevolezza collettiva sull’importanza di partecipare attivamente alla tutela e alla valorizzazione del proprio patrimonio religioso storico e culturale.

Il progamma delle giornate

Sabato 11 maggio, Silvia Palazzi guiderà un percorso per le vie del centro storico alla scoperta di alcune chiese che hanno ricevuto il sostegno dell’ 8xmille. La partenza è fissata per le ore 16.30 dal santuario della Madonna delle Grazie, si proseguirà poi con la visita alle chiese di San Giovanni decollato e Santo Stefano. In piazza Gabriotti, il percorso farà tappa nella Cattedrale dei Santi Florido e Amanzio per poi proseguire verso la chiesa di Santo Spirito, l’ultima visita prevista. Sabato 18 maggio, alle ore 15.30 e alle ore 16.30, il Museo diocesano organizza visite guidate gratuite alla sua collezione permanente. Nel progetto sono coinvolti i ragazzi del liceo tifernate “Plinio il Giovane”, che accompagneranno i gruppi. Si può partecipare prenotandosi al tel 0758854328 (solo la mattina), oppure via mail a museo@diocesidicastello.it – beniculturali@diocesidicastello.it .

“Una firma che fa bene”

Nelle 26.000 parrocchie del Paese i fedeli saranno invitati a ricordare che da ormai più di trent’anni la sopravvivenza economica della Chiesa è affidata a loro, in particolar modo attraverso la firma per la destinazione dell’8xmille del gettito Irpef. Se il contribuente sceglie in favore della Chiesa Cattolica, la quota a questa spettante viene versata dallo Stato alla Conferenza Episcopale Italiana (C.E.I.), la quale è tenuta a ripartirla e ad assegnarla per tre finalità:
– ESIGENZE DI CULTO E PASTORALE DELLA POPOLAZIONE ITALIANA
– INTERVENTI CARITATIVI IN ITALIA E NEL TERZO MONDO
– SOSTENTAMENTO DEI SACERDOTI
Chi firma per la Chiesa cattolica, permette ogni giorno di offrire solidarietà, sostegno e un futuro a migliaia di persone e famiglie in condizioni di povertà, solitudine, malattia, disagio sociale, in tutta Italia e nei Paesi più poveri del mondo.
Chi firma per la Chiesa cattolica sa che la porta è sempre aperta. Non facciamo alcuna distinzione di etnia, credo religioso, condizione sociale. Siamo la testimonianza dell’amore e della misericordia di Dio verso tutti i suoi figli.
Chi firma per la Chiesa cattolica che c’è un punto di riferimento per chi è in difficoltà. Alla concretezza delle azioni si aggiunge la presenza viva e il calore di gesti che danno conforto, speranza e coraggio per affrontare le sfide della vita.
Chi firma per la Chiesa Cattolica sa che c’è una comunità. L’energia di chi firma e di tutti gli operatori, volontari, sacerdoti e suore che ogni giorno si dedicano con entusiasmo e responsabilità all’assistenza dei bisognosi.

Come destinare l’8xmille: guida alla firma 2024

Una firma che al contribuente non costa nulla e alla quale hanno diritto tutti coloro che concorrono al gettito Irpef: chi presenta il 730, chi presenta il Modello Redditi, ma anche chi dispone solamente del Modello CU, perché possiede unicamente redditi di pensione, di lavoro dipendente o assimilati e non è obbligato a presentare la dichiarazione. Anche questi ultimi però possono esprimere la propria preferenza per la destinazione dell’8xmille. Le modalità rimangono le stesse: vai nel riquadro denominato “Scelta per
la destinazione dell’8xmille dell’Irpef” e firma nella casella “Chiesa Cattolica”. Fai attenzione a rimanere esattamente dentro l’apposito spazio per non invalidare la tua scelta.

Come firmare – Destinazione 8Xmille

Modello 730
Per chi, oltre ai redditi di pensione, di lavoro dipendente o assimilati, possiede altri redditi da dichiarare e/o oneri detraibili/ deducibili e non ha la partita IVA.
Modello Redditi
Per chi non sceglie il modello 730, oppure per chi è tenuto per legge a compilare questo modello.
Modello CU
Per chi è esonerato dalla dichiarazione dei redditi in quanto possiede solo redditi di pensione, di lavoro dipendente o assimilati e non è obbligato a presentare la dichiarazione dei redditi. Può scaricarla dal sito:
https://www.8xmille.it/wp-content/uploads/2019/02/PF1_Scheda_scelta_8xmille.pdf
La può trovare anche in parrocchia e consegnarla direttamente al parroco o ad un suo collaboratore.

E il cinque per mille?

In tutti e tre i modelli si trova anche lo spazio per destinare il cinque per mille e due per mille. È una possibilità in più che non esclude o modifica la firma dell’8xmille. L’invito è a firmare l’8xmille come sempre e, per chi vuole, aggiungere anche la scelta del cinque per mille.
Tutte le informazioni si possono trovare sul sito:

Home Sovvenire

Guida alla firma 2024


https://www.8xmille.it/

 

I bilanci

La pubblicazione dei bilanci 8xmille rappresenta un messaggio di trasparenza per informare tutti i fedeli e i contribuenti su come sono stati utilizzati i fondi derivanti dalle firme 8xmille per l’Umbria. Nella nostra diocesi tanti i progetti realizzati ma in particolare sono stati messi in evidenza:

– i lavori di ristrutturazione della cappella della Madonna delle Grazie;
– il progetti percorsi di lavoro della Caritas diocesana;
– il progetto pluriennale per la costruzione dei pozzi in Malawi.

Puoi scaricarlo da: https://www.sovvenire-umbria.it/wp-content/uploads/2024/04/Rendiconto_Umbria_2022_web.pdf

 

 

Cammino sinodale: è iniziato il lavoro della Commissione interdiocesana

Entrando nel chiostro del convento francescano di Santa Maria della Pietà, a due passi dal centro storico di Umbertide, si percepisce subito che si sono dei “lavori in corso”. Non si tratta di un recupero edile o di un restauro artistico: le voci che si affiancano e di sovrappongono fanno capire che si è nel vivo di un lavoro pastorale, intenso e vivace. Per la prima volta, le due Chiese locali di Città di Castello e Gubbio sperimentano insieme un tratto del Cammino sinodale, attraverso la Commissione interdiocesana pensata dal vescovo Luciano Paolucci Bedini e lanciata con un documento dal titolo “Nella Chiesa e nel mondo siate testimoni del dono della vita e dell’amore – Per una pastorale formato famiglia”.

 

 

Paolucci Bedini: una partecipazione straordinaria

“Il lavoro è iniziato – spiega proprio don Luciano, che da quasi due anni guida le due diocesi unite in persona episcopi – e insieme affrontiamo la questione della pastorale con attenzione alla famiglia e alle famiglie in generale, con una partecipazione straordinaria di tante persone, soprattutto coppie e alcuni consacrati, sacerdoti, laici e diaconi che vengono sia dalla diocesi di Gubbio che da quella di Città di Castello”.  La ‘comunione’ tra tutti i quasi 110 componenti della Commissione sinodale inizia sui canali digitali, con i materiali preparatori di ogni incontro anticipati via email e nella chat creata per raggiungere i telefonini di ciascuno.

Chiesa: una ‘famiglia di famiglie’

“Abbiamo cominciato – aggiunge il vescovo Paolucci Bedini – approfondendo il tema della Chiesa pensata proprio come una ‘famiglia di famiglie’, a partire da quello che già viviamo nelle nostre comunità, ma anche alla ricerca di ciò che ci può aiutare a crescere su questo cammino. Si tratta del primo di quattro incontri che vivremo fino alla fine di giugno, alternando in luoghi differenti, soprattutto quattro oratori: due della diocesi di Gubbio e due della diocesi di Città di Castello”.

Nell’incontro di domenica scorsa a Umbertide, mentre i gruppi di lavoro si confrontavano sui temi pastorali riuniti nelle sale o nel chiostro di Santa Maria della Pietà, dalle finestre si scorgevano i più piccoli giocare nel giardino dei frati francescani.

Pacchioni: ripensare la pastorale con le famiglie

“È stata sicuramente un’esperienza molto importante – commenta a fine incontro Alessandro Pacchioni, referente diocesano per Castello e regionale per l’Umbria del Cammino sinodale della Chiesa italiana -, con una grande risposta perché abbiamo più di 108 iscritti al percorso che ci ha proposto il nostro Vescovo. Oggi eravamo presenti in più di una settantina. Un percorso che interessa la nostra Chiesa, soprattutto perché ci farà riflettere su quello che è il senso e il ruolo della famiglia, quindi ripensare tutta la pastorale mettendo al centro la famiglia. Sono incontri che iniziano con un momento di fraternità, perché ci si trova tutti per pranzo, con chi vuole, ed è un momento anche per conoscerci tra ‘Chiese sorelle’, che ormai da due anni camminano insieme, conoscere anche i visi, le persone, quello che facciamo e soprattutto anche confrontare le nostre esperienze, quelle che sono le nostre ricchezze, ma anche le nostre debolezze. Al momento del pranzo segue un momento di introduzione ai lavori che viene fatto dal nostro Vescovo. Poi ci dividiamo in gruppi di lavoro e utilizziamo lo stile sinodale. Cioè, ci mettiamo uno in ascolto dell’altro e cerchiamo di capire quello che lo Spirito ci suggerisce e suggerisce al percorso che le nostre Chiese dovranno fare”.

La prossime tappe del cammino

Prossimo appuntamento, domenica 19 maggio, nell’oratorio della Madonna del Latte a Città di Castello, per parlare de “La missione delle famiglie cristiane”. Domenica 9 giugno, nell’oratorio “Don Bosco” di Gubbio, incontro su “L’alleanza pastorale ordine-matrimonio”. Domenica 30 giugno, infine, l’incontro su “L’evangelizzazione in stile familiare” nell’oratorio “Ore d’oro” di Trestina.

La galleria fotografica del primo incontro

In Malawi, l’8xmille porta l’acqua potabile

L’8Xmille in Malawi

In tre villaggi del  Malawi del Sud, la Diocesi di Città di Castello, grazie all’8xmille alla Chiesa Cattolica, è riuscita a cambiare la vita di molte persone. Nei volti, negli sguardi e nei sorrisi, la gioia incontenibile che lascia spazio alla felicità di poter attingere acqua pulita, l’oro azzurro che, in questa parte di mondo, salva le vite.

Il nostro cuore esplode di gioia

Villaggio di Kamundi, distretto di Thyolo, Malawi del Sud. “Il nostro cuore esplode di gioia, Dio si è accorto di noi. I nostri figli saranno salvi dal colera e dalle malattie legate all’acqua ” dice l’anziana del villaggio facendoci venire le lacrime. Il mio grazie alla Diocesi di Città di Castello che con i fondi 8×1000 ha permesso che ciò accadesse. E a Davide Pantaleoni, un gigante della cooperazione.

Oggi è un giorno miracoloso

Villaggio di Kapyepye, distretto di Thyolo, Malawi del Sud. Per 480 famiglie è l’ultimo giorno di acqua non potabile. Da oggi, grazie alla Diocesi di Città di Castello e all’8×1000 si berrà acqua pulita. “Oggi è un giorno miracoloso. I bianchi sono scesi dal trono e si sono messi al nostro livello” (la Capo Villaggio)

Trivellato il settimo pozzo

Villaggio di Chinbalanga, distretto di Thyolo, Sud Malawi. Trivellato il settimo pozzo finanziato dalla Diocesi di Città di Castello, il 45esimo della serie targato Boteguita. “Se persone di poco conto facessero cose di poco conto in luoghi di poco conto potremmo cambiare il mondo”.  Restiamo umani.

La Chiesa è inebriata dall’annuncio della Risurrezione

E’ risorto!

È il risorto che ancora una volta ci ricorda l’unica vera novità della storia. Ciò che sembrava impossibile allo sguardo umano si è compiuto nel mistero della volontà di Dio. Per opera del sacrificio del Figlio Gesù, che dona la sua vita sulla croce per noi, ogni potenza di male e di morte è rimasta inchiodata su quel legno, mentre la Vita vittoriosa è uscita dal sepolcro. Dopo questo evento la storia di sempre, passato, presente e futuro, è cambiata definitivamente ed è entrata in un’epoca di libertà e di pace. Possono sembrare irragionevoli queste parole, mentre negli occhi e nella mente continuano a sciamare assordanti immagini e parole di violenza, di sofferenza e di morte. Il nostro stesso cuore fatica a riconoscere una tale novità e a crederci. Cosa della scena umana attuale attesta che questo è l’orizzonte verso cui camminiamo? Quali segni, pur flebili, indicano che la direzione dei popoli è quella della fraternità e della pace? Chi,  tra i grandi della terra e i responsabili delle nazioni, sta dando prova di credere in un mondo altro, fondato sull’amicizia e la solidarietà? La Pasqua di Cristo Signore, pur nella sua potenza invincibile, è stata seminata nel solco della vicenda umana come il granello di senape, come il chicco di grano, pieni di vita nuova, destinati però a morire per poter sprigionare tutta l’energia di grazia che contengono, e portare
frutti di vita eterna. Ed è in Cristo Gesù che anche ciascuno di noi, immerso nella terra feconda del battesimo, mondato dei tralci secchi e potato in quelli più vivi, diventa il luogo
santo dove ogni giorno rinasce la novità della Pasqua.

“Pace a voi!”

La Chiesa è come inebriata dall’annuncio della Risurrezione, e celebra per cinquanta giorni la gioia esplosiva dell’incontro con il risorto. In cinquanta giorni si può organizzare una
rivoluzione e rovesciare con l’amore il potere del male. Abbiamo bisogno di renderci conto davvero che con la Pasqua tutto è cambiato, e nella fede del risorto tutto può cambiare, in noi
e attorno a noi. Non possiamo ricevere neanche la luce e la forza dello Spirito Santo, per divenire anche noi apostoli coraggiosi e contagiosi, se prima non abbiamo sentito in profondità
il nostro cuore sgomento e impazzito di gioia per l’inattesa presenza della Vita nuova. Non sprechiamo questi giorni. Non lasciamoli scorrere indifferenti. Non torniamo alla vita di prima, come dopo una parentesi. Non cerchiamo nella quotidianità il calmante per la sete infinita del nostro cuore. Non continuiamo a misurare tutto secondo le nostre forze e i nostri ragionamenti. Lasciamoci scomodare dalla voce di Gesù risorto che ci viene incontro con il suo dono pasquale: “Pace a voi!”. Egli è la Pace di cui abbiamo bisogno. La Pace che fonda ogni pace. La sorgente della Pace vera da cui possiamo attingere l’antidoto della nostra paura. La via della Pace che ci è permesso di percorrere insieme con ogni fratello e sorella per annunciare al mondo che davvero Cristo è risorto! Abbiamo cinquanta giorni per cercare e scoprire dove e come stanno spuntando tra noi germogli di primavera pasquale, per imparare a gioirne a a custodirli.
Il Signore ci doni di non perdere ancora un’occasione di vita nuova!
don Luciano, vescovo

Un incontro di approfondimento dedicato all’intelligenza artificiale

L’Ufficio Problemi Sociali e il Lavoro della Diocesi di Città di Castello organizza, per sabato 13 aprile 2024, un incontro di approfondimento dedicato all’intelligenza artificiale. Interverranno Francesco Calemi e Vera Matarese, dell’Università degli Studi di Perugia, e Marco Sanchioni, dell’Istituto Universitario Sophia, e Massimiliano Marianelli, direttore del Dipartimento di Filosofia, Scienze Sociali, Umane e della Formazione dell’Università degli Studi di Perugia. I lavori saranno introdotti dal vescovo diocesano, mons. Luciano Paolucci Bedini.

Gli interventi

I vari interventi illustreranno l’origine dell’intelligenza artificiale e la sua definizione, il rapporto con la verità, i rischi connessi all’intelligenza artificiali e il suo impatto sull’umanità, le relazioni tra l’intelligenza artificiale, la scienza e la spiritualità. Il convegno, aperto a tutti gli interessati, avrà come tema “Intelligenza artificiale e cercatori di Dio” e si terrà presso l’Auditorium San Giovanni Decollato in Via Pomerio San Girolamo 2 a Città di Castello, con inizio alle ore 17.

Vie di Pace, pensieri, musica, testimonianze, preghiera a Città di Castello

La pace, tanto auspicata e necessaria in questi tempi, è il tema al centro dell’iniziativa “Vie di pace. Pensieri, musica, testimonianze, preghiera a Città di Castello”, organizzato e promosso da Caritas e Diocesi di Città di Castello, associazione Ospedale da Campo, associazione corale “Marietta Alboni” e Scuola diocesana di teologia “Cesare Pagani”.  Il ciclo di incontri, che prevede quattro appuntamenti (il primo dei quali si terrà Biblioteca Comunale lunedì 8 aprile alle ore 17) si propone di sensibilizzare la comunità su temi legati alla pace, promuovendo momenti di riflessione, dialogo e ascolto. L’iniziativa nasce con l’obiettivo di creare spazi di confronto e di condivisione, per promuovere la cultura della pace.

Durante la conferenza stampa di presentazione, che si è tenuta nella Sala Santo Stefano del Vescovato, il direttore della Caritas tifernate Gaetano Zucchini presenta l’iniziativa che vuole “contribuire a manifestare per la pace, abolendo la cultura della guerra che si sta diffondendo nel pianeta. Contrastando una “guerra mondiale a pezzi”, come l’ha definita Papa Francesco”. Un invito, continua Zucchini  “a non rassegnarsi ad una sorta di impotenza. Molti ritengono che sia inutile alzare la voce nei confronti di questa deriva, sentendosi impotenti, cedendo all’indifferenza. Dobbiamo alzare la voce, una voce fatta di riflessione e preghiera”.

Franco Ciliberti, pone l’accento sulla lunga tradizione pacifista di Città di Castello, un importante centro di aggregazione per movimenti pacifisti e per la diffusione di valori di non violenza. Questa lunga tradizione pacifista continua ancora oggi ad essere presente nella città con numerosi gruppi e associazioni che si battono per la pace e la solidarietà tra i popoli. L’associazione corale “Marietta Alboni” sarà protagonista del secondo incontro programmato per domenica 21 aprile alle ore 17, presso il Santuario Madonna delle Grazie. Il maestro Marcello Marini spiega: “La corale si esibirà in una interpretazione del concerto di Karl Jenkins “The Armed Man – A Mass for Peace”, già eseguito con successo a Berlino nel 2009. Un capolavoro musicale, un messaggio di pace e armonia attraverso la musica“.

Venerdì 20 settembre alle ore 17, il terzo appuntamento, presso la Biblioteca Comunale, sarà un momento dedicato all’ascolto di testimonianze di pace di chi combatte la cultura della guerra e chi ne subisce sulla propria pelle le nefaste conseguenze. Il calendario degli eventi si chiude venerdì 4 ottobre, festa di san Francesco, con la marcia della Pace, aperta a tutta la città, che partirà dalla chiesa di san Francesco alle ore 19. Il Vescovo Luciano Paolucci Bedini, che è intervenuto all’incontro con un video messaggio, commenta: “Queste iniziative ci aiuteranno a compiere alcuni passi di concretezza. Per parlare di pace bisogna dialogare tra noi ma anche trovare le vie importanti, prima di tutto dentro di noi, per scoprire la radice della pace e poi le vie tra noi per metterla in pratica. Ci aiuteranno la musica, la preghiera, il dialogo, il confronto, i pensieri di più testimoni che ci verranno donati in questi quattro incontri. Io sono in pellegrinaggio con i giovani della diocesi che stanno arrivando a La Verna per ricordare le Stimmate di san Francesco. L’esempio di un uomo dedicato totalmente a un mondo di pace perché ispirato dall’amore di Cristo crocifisso e risorto”.

 

LOCANDINA INCONTRI “VIE DI PACE”