Nel monastero delle Cappuccine di Città di Castello si è vissuto ieri pomeriggio il momento più atteso della festa di santa Veronica Giuliani, con la solenne concelebrazione pontificale presieduta dal vescovo Luciano Paolucci Bedini. Un evento molto sentito dalla comunità, che ogni anno rinnova la propria devozione alla grande mistica e patrona secondaria della diocesi.
L’omelia: “Santa Veronica, esempio di chi si fida dell’amore di Dio”
Nella sua omelia [LEGGI L’INTEGRALE], il vescovo ha definito questa festa come “la festa di chi si fida dell’amore di Dio”. Ha ricordato che santa Veronica Giuliani, fin da bambina, ha saputo lasciarsi guidare dalla grazia: “La fruttuosità della sua vita è legata al fatto che lei di questo amore si è fidata, fino in fondo”, ha detto don Luciano. Rifacendosi al Vangelo di Giovanni, ha spiegato che la vera vita cristiana consiste nel “rimanere” nell’amore di Dio: “Noi non dobbiamo entrare nell’amore di Dio, perché per grazia nasciamo già nel suo cuore. La sfida è non andarsene”. Il vescovo Paolucci Bedini ha poi invitato a non temere la debolezza, ma ad affidarsi con fiducia: “Veronica lo descrive come un abbandono nelle mani di Dio. Il Signore può usare solo ciò che gli doniamo”.
Chi era Santa Veronica Giuliani? La sua storia tra fede, misticismo e coraggio
Veronica Giuliani nacque a Mercatello sul Metauro nel 1660 e, a 17 anni, entrò nel monastero di Città di Castello. La sua vita fu segnata da una profonda lotta interiore: carattere vivace e istintivo, dovette imparare l’umiltà e la carità nel rigore della vita monastica.Dal 1678, con la professione solenne, iniziarono per lei fenomeni mistici straordinari: estasi, visioni, lotte spirituali e, nel 1697, la ricezione delle stimmate, narrata nel suo diario con parole struggenti. Nel 1716 divenne badessa del monastero, guidando la comunità con equilibrio e dolcezza. Morì il 9 luglio 1727 e il suo cuore trafitto fu oggetto di stupore durante l’autopsia. La sua eredità spirituale è custodita nel Tesoro nascosto, un imponente diario mistico.
Un messaggio di comunione e di speranza per oggi
Il vescovo Luciano ha rimarcato come Veronica abbia compreso che la santità nasce dalla comunione con Dio e con i fratelli: “Veronica ha sempre vissuto unita a Gesù e alla sua comunità. Non si può essere cristiani senza una comunione autentica con la Chiesa”. Ha infine esortato i fedeli a nutrirsi della Parola di Dio, proprio come fece la santa: “Il miracolo nel cuore di Veronica l’ha fatto Gesù stesso con la sua parola. Solo la Parola di Dio può purificare i cuori e farli fidare”.
La festa di Santa Veronica Giuliani continua
A chiudere il programma, oggi pomeriggio alle 18.30, ci sarà la Messa di ringraziamento con la benedizione dei più piccoli impartita con il Bambinello di santa Veronica. Il segno di un legame profondo tra la comunità tifernate e Veronica Giuliani, una santa che continua a insegnare la forza della fiducia in Dio e della comunione fraterna.
La galleria fotografica della celebrazione