Dopo secoli di presenza francescano-clariana noi Sorelle Clarisse del Monastero “S. Agnese” di Montone, giunte a un numero troppo esiguo per poter portare avanti la nostra presenza contemplativa nel monastero montonese siamo, purtroppo, prossime alla chiusura. Già da tempo ci stavano interrogando sul nostro futuro, quando è giunta al nostro Ordine da
parte di mons. Cesar Essayan, francescano conventuale e Vicario apostolico per la Chiesa Latina in Libano, una richiesta di una fondazione di un monastero di Clarisse in Libano. Dopo
un lungo tempo di discernimento personale e comunitario, in dialogo con il nostro Ordine e l’Ordine dei frati minori conventuali, abbiamo deciso di aderire al progetto. Nei mesi successivi
altre due Clarisse di altri monasteri si sono unite al gruppo e così l’“avventura” ha preso vita.
Un viaggio lungo, verso il Libano
La comunità che si appresta a partire è composta da: sr. Damiana Ardesi (abbadessa della Comunità di Montone 62 anni), sr. Celina Falcicchio (vicaria della Comunità di Montone, 75 anni), sr. Gloria Paoletti (membro della Comunità di Montone, 42 anni), sr. Maria Grazia Contreras Paredes (dal monastero di Città del Messico, 39 anni), sr. Lucia Sciortino (dalla Comunità di Osimo, 62 anni). Ci viene spesso chiesto perché proprio in Libano. In Libano perché è da lì che è giunto l’invito e perché vi è la presenza dei frati francescani e per noi, monache Clarisse, la “vicinanza” ai frati è una questione identitaria. E poi c’è la chiamata personale di ogni Sorella, la sfumatura di ciascuna che rende il dipinto così colorato: il desiderio di camminare a fianco delle Chiese Sorelle
(in Libano sono presenti almeno 9 chiese cristiane, la maggior parte delle quali di rito orientale e nelle cui liturgie si parla ancora il greco, il siriaco e persino l’aramaico!); il voler vivere a stretto contatto con i fratelli dell’Islam per testimoniare che l’amicizia e la fratellanza, nonostante le differenze, sono possibili; il voler essere nella terra in cui il Cristianesimo ha avuto inizio, nella terra raccontata dal Cantico dei Cantici e da tanti episodi evangelici, in una terra in cui tutto ha avuto origine, e da cui oggi, purtroppo, chi può fugge a causa di guerre e crisi economiche.
Il progetto è certamente audace e per nulla semplice, quindi ha richiesto, e sta richiedendo, una seria preparazione da parte nostra. Avendo aderito al progetto (tre anni fa), sr. Maria Grazia
ha deciso di lasciare la sua Comunità in Messico e di incardinarsi nella nostra Comunità a Montone; abbiamo così iniziato a vivere e a camminare insieme. Dopo l’adesione di sr. Lucia
abbiamo reputato che la cosa più importante fosse quella di rendere il gruppo coeso per crescere insieme come nuova fraternità. Una consacrata laica di un istituto missionario (Rossella
Bignami, che la Diocesi di Città di Castello ben conosce!) ci sta aiutando nel cammino affinché, sempre più, possiamo imparare ad accoglierci. Abbiamo effettuato tre viaggi in Libano
per conoscere il paese, incontrare le persone, le Chiese con i loro pastori, per cercare un luogo idoneo nel quale iniziare la nostra presenza clariana. Stiamo studiando la lingua, l’arabo! Impresa
non semplice, ma non impossibile. Il Vescovo libanese ci ha chiesto di essere “orecchio di donne per le donne”, soprattutto per le donne musulmane che volentieri andrebbero a raccontarsi
presso delle monache. Siamo consapevoli che questo comporta una buona conoscenza della lingua araba: una Sorella ha frequentato il primo anno al PISAI (Pontificio Istituto di
studi arabi e di islamistica), e tutta la Comunità è impegnata nello studio assiduo dell’arabo.
Un nuovo Monastero
Qualcuno si è anche domandato se rimarremo suore di clausura! Sorridendo rispondiamo: ma certo che saremo monache di clausura!!! Vivremo in monastero, la nostra vita comunitaria sarà ritmata dalla preghiera e dal lavoro, così come lo è stata, e lo è, qui a Montone. Inoltre, la missionarietà è sempre appartenuta alle Clarisse: Santa Chiara stessa, come è raccontato nel Processo di canonizzazione, ad un certo punto desiderò partire per il Marocco; e sin dagli inizi, anche per volontà delle stesse monache, l’Ordine delle Clarisse si sparse in tutta Italia ed Europa, fino a raggiungere la Siria e la Palestina. In Libano inizieremo la nostra presenza “in punta di piedi”, consapevoli che molto abbiamo da imparare. Cominceremo in semplicità, in una dimora temporanea, in una casa piccola rispetto ai nostri monasteri e non nostra, “stringendoci” un po’! Poi, insieme, ci guarderemo attorno e cercheremo un luogo adatto alla costruzione (o ristrutturazione!) del monastero. E vivremo…La sequela personale del Signore, sulle orme della madre S. Chiara, l’unità e la comunione tra noi sono il fondamento del progetto. La preghiera, prima caratteristica del nostro essere e vivere, sarà l’espressione della nostra identità. Il popolo libanese è un popolo “spirituale”, alla ricerca di silenzio e di luoghi di preghiera. Anche tra i musulmani abbiamo sperimentato quanto sia ben vista e stimata la nostra forma di vita (donne interamente dediteall’orazione). Desideriamo che il nostro monastero sia un luogo di pace, di amicizia e di incontro, perciò tutti saranno i benvenuti: cristiani e musulmani senza differenza, nel rispetto di una storia fatta di ferite reciproche, che necessita di perdono e riconciliazione. Andremmo umilmente e in punta di piedi.
Un grazie a tutti
Desiderose di essere arricchite dall’esperienza e cultura altrui; arricchite della fede altrui! Desideriamo ringraziare tutti coloro che in questi anni hanno fatto parte della nostra vita; innanzitutto i montonesi (credenti e non, praticanti e non!). Vorremmo esprimere loro il nostro grazie per tutto il bene, la stima, l’affetto che in tantissimi anni ci hanno sempre dimostrato. Non è facile neanche per noi partire: lasciamo un luogo caro, ricco di ricordi, di affetti, di tanto amore ricevuto. A tutti e a ciascuno, infinitamente grazie! E chi volesse approfondire o farci domande, sollevare questioni, ecc… può raggiungerci al nostro
monastero a Montone. Le nostre porte sono, come sempre, aperte a tutti. Volentieri vi accoglieremo, non ci trasferiremo prima della fine fino alla fine del 2025!
Siete, e sempre sarete, nella nostra preghiera!
Le Sorelle Clarisse