Ancora avvolti nella luce della Pasqua abbiamo ricevuto la triste notizia della scomparsa del nostro santo padre Francesco. La preghiera che ci ha uniti in suffragio della sua vita ha raccolto tutta la nostra gratitudine per il dono del suo servizio pastorale alla Chiesa universale e l’auspicio per l’incontro con il Signore della Pace nella Gioia eterna del Paradiso.
Uniti nella preghiera
Il Vescovo di Roma presiede la Chiesa universale nella carità ed è il custode dell’unità del corpo ecclesiale. Questo grande ministero, che Gesù ha affidato all’apostolo Pietro, continua nei suoi successori, e per questo ogni Pontefice è caro e indispensabile al cammino di tutta la comunità credente. In ciascuno di essi Cristo si prende cura del suo corpo che è la Chiesa, la nutre, la governa e la conduce dentro la storia perché non venga meno la sua missione di popolo del Vangelo chiamato a testimoniare l’amore di Dio ad ogni uomo. Ecco allora che i nostri fratelli cardinali, riuniti in conclave a nome di tutti, eleggono un nuovo pastore a cui il Signore affiderà la sua famiglia. Fin da subito offriamo la nostra preghiera per il loro discernimento e per colui che lo Spirito indicherà.
Appartenere ad un’unica storia
Il bene più prezioso della Comunione è affidato alle mani povere di creature che solo per la forza della fede possono custodirlo e rimanergli fedele. Questo passaggio storico, che però appartiene al cammino ordinario della Chiesa, ci aiuti a riscoprire la bellezza dell’essere un unico corpo, pur nella varietà delle comunità locali, e di appartenere ad un’unica storia che ci unisce, prima delle vicende particolari che ci caratterizzano. Siamo Chiesa, qui e in tutto il mondo, per il solo fatto di essere stati immersi nella Pasqua di morte e risurrezione di Gesù, e per la fede con la quale lo seguiamo e lo testimoniamo nel mondo. In questo mese mariano affidiamo nella preghiera questo tratto del cammino ecclesiale a Maria nostra Madre e Madre della Chiesa.
Immagini limpide di fede
Ci uniamo alla sua preghiera con gli apostoli nel cenacolo agli albori della Chiesa in attesa dell’opera dello Spirito Santo perché la sua testimonianza di fede e il suo sguardo materno accompagni questa nuova stagione missionaria.Ci sostengano i Santi Patroni, in particolare il Vescovo Sant’Ubaldo, Patrono della Chiesa eugubina, che in questo mese lo celebra solennemente e lo omaggia dei colori e della devozione corale che la Festa dei Ceri esprime. Immagini limpide di fede e di fedeltà alla Chiesa, esempi intramontabili per tutti noi.