questo è il mese in cui si conclude l’anno liturgico che insieme abbiamo vissuto. Dalla celebrazione della venuta nel mondo di Gesù, il Figlio di Dio Padre, al cuore del mistero della salvezza nella Pasqua di morte e risurrezione del Cristo Signore, siamo stati guidati nella Chiesa madre a ripercorrere e immergerci di nuovo nella grazia dell’amore fedele e inesauribile che Dio ha per tutti noi. La nostra fede ci aiuta e ci sostiene nel riconoscere ogni giorno questa grande misericordia che ci da vita e ci iempie di gioia. Così anche in questo tempo, prima di ricominciare il
cammino spirituale della Chiesa con un nuovo anno liturgico, veniamo invitati ad alzare lo sguardo verso la meta della nostra esistenza. Gesù risorto è andato a
prepararci un posto laddove si celebra in eterno l’amore di Dio, e tornerà un giorno per raccogliere le nostre storie e tutta la storia e consegnarle al Padre per dare compimento al suo
progetto di liberazione dell’uomo dal male, dal peccato e dalla morte. In questi giorni santi contempliamo tutto ciò nella vicenda umana e spirituale delle nostre sorelle e dei nostri fratelli che, attraversata la soglia della morte, sono entrati nel regno della beatitudine. Le preghiere di suffragio e le visite ai luoghi dove riposano le loro spoglie mortali sono gesti della fede. Ricordano e rivelano a noi e al mondo la grandezza della vita che Dio ci ha donato e il suo destino di eternità che custodisce per sempre ciò che l’Amore ha creato e redento. Chi ci ha preceduto nel tempo della vita terrena, percorrendola nella fede, insegna a noi la sapienza che è nascosta nel profondo della nostra coscienza e ci indica il sentiero da seguire per raggiungere la pienezza a cui il nostro cuore anela. Ecco perché questo è anche il mese dei santi e della santità. Quando il Signore trova in noi un terreno fertile, ben disposto ad accogliere il seme della sua Parola perché porti frutto, il miracolo che si compie, per grazia dello Spirito Santo, è proprio quello di una vita luminosa che lascia trasparire la gioia dell’essere amati da Dio e il desiderio di vivere questo nella
fraternità con chi cammina con noi. I santi di cui la Chiesa fa memoria e quelli che abbiamo incontrato nella nostra quotidianità ci accompagnano nella via di una vita bella, buona e
donata nell’amore e per amore.
Con questo stupore e questa gratitudine celebriamo la festa solenne dei Patroni della Comunità diocesana di Città di Castello. I Santi Florido e Amanzio, profondamente consapevoli della
misericordia di Dio, non hanno temuto di mettere a rischio la loro vita per testimoniare il Vangelo e per difendere la Chiesa che Dio aveva loro affidato. Ci sia di esempio la loro docilità
all’azione dello Spirito e la loro fiducia nel Signore della vita e della storia, e ci aiutino la loro fedeltà e il loro amore per la Chiesa a crescere in questo tempo come comunità di fratelli e
sorelle solidali e partecipi. Riprendiamo, proprio in questi giorni, il Cammino sinodale insieme a tutte le Chiese d’Italia, passando alla fase di approfondimento e di studio di alcune questioni fondamentali per continuare ad annunciare il Vangelo oggi in questo nostro mondo. Serve il contributo di molti e la preghiera di tutti.
Il Signore della vita e lo Spirito di Santità ci donino forza e coraggio per seguire le sue vie!
don Luciano
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