Carissimi,

il motto ricorrente di questi ultimi anni dedicati al Cammino Sinodale della Chiesa universale, e di quella Italiana in particolare, è “Camminare insieme”. Semplice, ma concreta traduzione del termine di origine greca Sinodalità. La Chiesa di Gesù, ci ricorda Papa Francesco, è per natura sua sinodale. È il popolo di Dio, composto da tutti i battezzati che, per continuare la missione di annunciare al mondo il Vangelo della vita nuova nella Pasqua di Cristo, si ritrova convocato continuamente per ascoltare la voce dello Spirito Santo che è la vera guida della Chiesa. Insieme ci si ascolta, si ascoltano le domande che arrivano dalla realtà del mondo contemporaneo, si ascolta la Parola di Dio che la Chiesa fedelmente custodisce affinché ogni uomo possa ascoltarla, accoglierla e metterla in pratica.

Ora, se questo camminare insieme è sinonimo del cammino della Chiesa, della sua missione evangelizzatrice e del discernimento comunitario che è chiamata a fare sulla storia che vive, a servizio del mondo in cui è inserita, tutti siamo invitati a farne esperienza. Non solo nei gruppi di riflessione e di confronto, nei consigli di partecipazione ecclesiale, ma anche nella quotidiana esperienza di vita comunitaria e di relazione fraterna. Anzi, proprio queste occasioni predispongono e preparano il terreno adeguato per un cammino condiviso di Chiesa. Così il tempo estivo è per tutti e ciascuno tempo propizio per “camminare insieme” nella condivisione con i fratelli e le sorelle. Concretamente. Fisicamente. Vivendo momenti brevi o più lunghi di incontro e di comune esperienza. Ne sono occasione i cammini e i pellegrinaggi che si possono fare nella nostra meravigliosa terra umbra. Prima tra tutte la Via di Francesco, che attraversa in gran parte le nostre due diocesi di Città di Castello e di Gubbio, scendendo verso Assisi, o salendo verso La Verna. Luoghi santi che in questi anni celebrano importanti anniversari legati alla vita del poverello. Darsi il tempo e lo spazio per percorrerne anche solo un tratto, oppure collegando mete diverse nei giorni, accompagnati da amici e conoscenti, fermandosi ad incontrare chi la provvidenza ci da di incrociare, può essere un dono inestimabile per ricollocare il cuore e la mente su orizzonti più ampi di sguardo e di relazione.

Ugualmente possono rivestire un tale significato i giorni del riposo e della distensione per chi potrà regalarsi un tempo di ferie e di vacanza. Viverli insieme, piccoli e grandi, in semplice fraternità, con spirito di condivisione e di solidarietà reciproca, concedendosi tempo reciproco per l’ascolto, in contemplazione dei doni della creazione. Anche questo è un “camminare insieme” che ci fa crescere e maturare verso una rinnovata esperienza di comunità. Una palestra di allenamento per la quotidianità che ci attende.

Ne sono un altro irrinunciabile esempio le iniziative educative per i più giovani proposte dalle nostre comunità e dai nostri oratori, dalle associazioni e dai movimenti. Giornate e settimane ricche di attenzioni e di cura per ciascuno, nell’accoglienza delle diversità e delle fragilità, alla luce dei valori fondamentali della persona e della socialità. Pensiamo ai GrEst per i più piccoli, ai Campi estivi per gli adolescenti, alle occasioni di servizio, di carità e ai viaggi missionari per i giovani.

Tra queste emerge con forza quest’anno la Giornata mondiale della Gioventù, che si celebra a Lisbona, e che vedrà la partecipazione di tanti nostri giovani anche dall’Umbria e dalle nostre diocesi sorelle. Partiremo in pellegrinaggio, camminando insieme, ragazzi, educatori, preti e vescovo, verso l’incontro con il Santo Padre Francesco, con la speranza di ascoltare ancora una volta la Parola della gioia vera e piena che ci è promessa in Gesù Risorto.

Chissà poi quante altre occasioni a portata di mano, ordinarie e nascoste, di questo tempo estivo ci daranno la possibilità di camminare un po’ insieme a qualche nostro fratello e sorella. Apriamo gli occhi ed il cuore per poterle scorgere e approfittare di viverle. La visita ad amici, il tempo dedicato ad accogliere e ascoltare una situazione di fatica, la partecipazione ad una delle tante iniziative di incontro e condivisione che le nostre comunità offrono in questo tempo, la riflessione comune in vista di qualche nuovo progetto o iniziativa per il prossimo anno, un piccolo viaggio condiviso nei nostri dintorni per raggiungere un luogo bello o un santuario e respirare un po’ di aria nuova e fresca, nella consapevolezza del bisogno che tutti abbiamo gli uni degli altri e della cura maggiore che dobbiamo mettere nella relazione tra noi per non smarrire il tesoro essenziale che ci è dato di vivere.

Tutto questo ci aiuti poi a riprendere, dopo l’estate, il percorso sinodale del nostro popolo sulle strade che il Signore ci indicherà…

…buon cammino, insieme!