Si è svolto a Roma dal 15 al 18 febbraio il convegno nazionale del Sovvenire dal titolo “Avevano ogni cosa in comune” (At 2,44). Hanno partecipato gli incaricati diocesani del “sovvenire” di quasi tutte le diocesi italiane, insieme ai referenti regionali e ai 16 Vescovi delegati. Sono quella squadra di persone, per lo più volontari, che sul territorio hanno il compito di sensibilizzare le comunità locali, da quella diocesana a tutte quelle parrocchiali, sull’importanza della firma per l’8xmille alla Chiesa cattolica e sulle Offerte deducibili per il sostentamento dei sacerdoti. Il convegno si è tenuto presso il Carpegna Palace Hotel in via Aurelia a Roma. Dopo gli arrivi il giorno 16 febbraio tutti noi delegati e Vescovi circa 300 persone, ci siamo trasferiti presso la Basilica di San Pietro per la celebrazione Eucaristica presieduta dal Card. Matteo Maria Zuppi presidente della Cei, e subito dopo ci siamo trasferiti nella sala Clementina per un’udienza privata con il Santo Padre Papa Francesco. Il Papa ringraziandoci ci ha esortato a continuare con passione nel nostro servizio mettendo al centro tre parole fondamentali: Corresponsabilità, partecipazione e comunione; i tre pilastri che richiamano le parole-chiave del Sinodo: comunione, partecipazione, missione. Dice il Papa “Non è un caso. In più, nel tema sinodale, c’è il termine “missione”, a ricordarci che tutto nella Chiesa è per la missione; anche il vostro servizio, anche il Sovvenire, è per sostenere comunità missionarie. E questo, devo dire, si vede nelle vostre campagne: fate trasparire la realtà di una Chiesa “estroversa”, che cerca di assomigliare al modello evangelico del buon samaritano”.1 I giorni successivi del 16 pomeriggio, 17 e 18 sono stati di lavoro e di incontri sulle tematiche relative al nostro servizio. Sono intervenuti in apertura dei lavori l’arcivescovo di Otranto Mons. Donato Negro presidente del comitato per il sostegno economico alla Chiesa Cattolica, il vescovo di Cagliari Mons. Giuseppe Baturi segretario della Cei. Il calo delle offerte deducibili, l’ammontare dei fondi 8xmille in diminuzione dovuto anche al calo delle imposte per la recessione in atto, sono stati motivo di confronto e di stimolo per un maggiore impegno. Sono seguiti interventi di esperti, tavole rotonde e dibattiti. Il direttore Monzio Compagnoni con tutto lo staff, si stanno adoperando molto per metterci a disposizione mezzi e strumenti utili per la nostra attività di promozione. È stato realizzato un portale “Unitiinrete” alla quale possono accedere gli incaricati, i parroci e i vescovi, con il quale si ha la possibilità di visualizzare tutti i dati necessari: parrocchie, ammontare offerte deducibili e ammontare 8xmille a livello nazionale e territoriale, così da permettere di avere sempre a disposizione informazioni utili per la diffusione e la promozione sul territorio. Sono stati interessanti anche i workshop, momenti formativi per gli incaricati, utili per superare alcune difficoltà organizzative, comunicative, relazionali, organizzati da Creativ, società di formazione che collabora con la Cei. Sono stati forniti i dati dei progetti realizzati a livello locale “unafirmaXunire” e “Unitipossiamo”, ai quali la diocesi di Città di Castello ha partecipato con la collaborazione di una decina di parrocchie. Durante le giornate non è mancata la preghiera con la celebrazione della Santa Messa nella cappella Immacolata Concezione presente dentro l’Hotel con le riprese in diretta di Tv 2000. Corresponsabilità, partecipazione e comunione, le tre parole da mettere in pratica e vivere, per tutti gli attori della nostra comunità, Vescovo, incaricati, sacerdoti, diaconi e laici. Non possiamo aspettarci che qualcun’ altro lo faccia al nostro posto, è un dovere provvedere al sostentamento economico dalla Chiesa e alla sua promozione così come succede da più di 2000 anni, perché nulla manchi ai tanti sacerdoti che svolgono il loro servizio, all’attività pastorale, all’edilizia di culto e ai tanti poveri ed indigenti, perché attraverso le attività caritative possano trovare nella nostra Chiesa ancora aiuto e sostegno.2 Don Giuseppe Floridi Incaricato diocesano per il Sovvenire
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