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Prendersi cura della fede

Ecco i prossimi appuntamenti  del percorso formativo 2024-2025 della SDFT “Cesare Pagani – 1975”: IL GIUBILEO DELLA SPERANZA E DELLA GIUSTIZIA SOCIALE NEL PROCESSO SINODALE DELLA CHIESA. Gli incontri si terranno presso la sala santo Stefano del Palazzo Vescovile, ore 21.

Giovedì 09 gennaio – Romano Piccinelli: Nicea (325): il primo concilio ecumenico. Storia e teolo-gia.
Giovedì 16 gennaio – Annarita Caponera: La settimana di preghiera per l’unità dei cristiani.
Giovedì 23 gennaio – Simona Segoloni: Il “noi” ecclesiale e i linguaggi della fede.
Giovedì 30 gennaio – Laboratorio (coordina Stefania Satta): Il giubileo della Scuola Diocesana di Formazione Teologica “Cesare Pagani – 1975”: memoria e profezia.
Giovedì 06 febbraio, il secondo approfondimento, aperto alla cittadinanza: «La fine delle utopie. Il giubileo e la speranza cristiana».
Per la SDFT, il Coordinatore
Don Romano Piccinelli

 

Solenne apertura del Giubileo

Il vescovo di Città di Castello, mons. Luciano Paolucci Bedini, ha aperto l’anno giubilare con una cerimonia partecipata e sentita dalla comunità tifernate, pronta a percorrere un itinerario di fede, riconciliazione e rinnovamento, unita nello spirito di fraternità e condivisione.Le prime parole pronunciate dal Vescovo durante l’omelia sono un incoraggiamento: “La speranza non delude!”, un messaggio che “con forza il Papa ha affidato a questo Anno Santo”. “L’orizzonte del cuore di ogni creatura umana – ha continuato il vescovo Luciano – è la speranza. Tutto il desiderio di vita che Dio ha seminato in ciascuno di noi necessita di speranza. L’esistenza di noi figli di Dio si comprende e si spiega solo nell’ottica della speranza. Nessuna delle capacità e delle attività umane porta frutto se non ha uno sguardo di speranza”.

La costruzione di una nuova famiglia

In questo particolare periodo dell’anno, quando il tempo trascorso in famiglia è il centro della nostra quotidianità, le parole di don Luciano fanno riflettere. “Dentro le nostre case – dice – si manifestano con maggiore crudezza le insidie di questo nostro tempo. Pensiamo alla fragilità delle relazioni affettive e ai continui assalti che subiscono da una cultura non rispettosa della persona umana. Il timore di progettare la costruzione di una nuova famiglia, sfuggendo al canto stonato delle sirene avverse che adorano il benessere personale prima che il dono di sé. La responsabilità enorme di accogliere la vita come un dono di Dio e di educarla nel corso degli anni e delle stagioni, mentre l’onere e l’onore della genitorialità è stretto e misconosciuto tra esigenze altre”.

Giubileo della Speranza

Così, continua il Vescovo, ci viene incontro la speranza. “Ecco allora che l’annuncio della speranza – esorta mons. Paolucci Bedini – non può che partire dalle nostre famiglie e per le famiglie tutte che abitano il nostro territorio. Gesti e segni concreti, per rianimare fiducia e speranza, possono essere pensati e realizzati a partire dalle condizioni di vita delle nostre famiglie. La comunità cristiana, che è famiglia di famiglie, ha la responsabilità e la missione stupenda di spalancare le proprie porte per accogliere ogni desiderio autentico di vita nuova, e di varcare le porte delle nostre case per conoscere, amare e servire la vita di ogni fratello e sorella. Se sapremo tenere aperte le porte del cuore non mancherà il soffio e l’ispirazione dello Spirito Santo a guidarci e spingerci laddove si continua ad attendere la luce e la brezza della speranza”. 

Insieme in cammino verso la Speranza

L’omelia termina con un invito rivolto a tutti i fedeli. “Carissimi fratelli e sorelle, sentiamoci tutti invitati – aggiunge il Vescovo – a percorrere insieme i sentieri che portano alla speranza. Mettiamoci anche noi in cammino e con fiducia compiamo questo pellegrinaggio che la fede ci indica. Uomini e donne di speranza, capaci di cercare e costruire motivi di speranza, consapevoli e responsabili di dover coltivare e custodire i germogli che continuamente il Dio della Speranza semina tra di noi”.

L’omelia del vescovo Luciano Paolucci Bedini

 

 

 

 Solenne apertura dell’Anno Santo

Nella “Spes non confundit”, Bolla di indizione del Giubileo Ordinario dell’anno 2025 papa Francesco ha stabilito che, dopo l’apertura della Porta Santa in San Pietro il 24 dicembre, la domenica successiva “in tutte le cattedrali e concattedrali, i Vescovi diocesani celebrino la santa Eucaristia come solenne apertura dell’Anno giubilare.”
Durante l’Anno Santo, che nelle Chiese particolari terminerà domenica 28 dicembre 2025, si abbia cura che il Popolo di Dio possa accogliere con piena partecipazione sia l’annuncio di speranza della grazia di Dio sia i segni che ne attestano l’efficacia.

Apertura dell’anno giubilare in Diocesi

Nella diocesi di Città di Castello sabato 28 dicembre alle 18.30 l’apertura dell’anno giubilare avverrà con la celebrazione eucaristica presieduta dal vescovo Luciano Paolucci Bedini con la presenza del clero diocesano (saranno sospese le celebrazioni pomeridiane in diocesi).Per l’occasione sarà possibile pregare dinanzi al crocifisso da cui santa Veronica Giuliani ricevette il dono delle stigmate conservato nel monastero delle cappuccine.

“Pellegrini di Speranza”

Il Vescovo di Città di Castello ricorda che il Giubileo dell’anno 2025 porta il titolo “Pellegrini di Speranza”. L’essere pellegrini ricorda a noi creature la dimensione precaria del cammino, per la quale si apprende l’essenziale e in cui ci si spoglia dl superfluo, così da permettere un andare verso la meta che, in questo caso è, compagna di viaggio, guida esperta e solidale, orizzonte che attira lo sguardo e porto sicuro per un approdo di pace. Questa Speranza è la persona stessa di Gesù, il Figlio di Dio, che per noi si è chinato sulle nostre fatiche e per noi ha offerto la sua stessa vita nel sacrificio della Croce. Vita offerta che, per l’amore con cui è stata donata, vince la morte e diviene il segno eterno della nostra Speranza.

Indulgenza plenaria

Durante l’anno del Giubileo in diocesi sarà possibile lucrare l’indulgenza plenaria nella chiesa Cattedrale dei santi Florido ed Amanzio e presso la Basilica di Canoscio. I fedeli, “pellegrini di speranza”, potranno ottenere l’indulgenza intraprendendo un pellegrinaggio verso questi luoghi prendendo parte a un momento di preghiera, la celebrazione eucaristica e accedendo al Sacramento della riconciliazione.

Incontro pubblico della scuola diocesana di teologia

Giovedì 19 dicembre, alle ore 21, la scuola di formazione teologica “Cesare Pagani” promuove un approfondimento esteso all’intera cittadinanza con il sociologo Paolo Montesperelli che tratterà il tema “Il grido degli scartati. Il giubileo e le ‘nuove’ povertà“. L’incontro si terrà nel salone santo Stefano a piano terra del palazzo vescovile in piazza Gabriotti a Città di Castello.
Proprio nei giorni scorsi papa Francesco ha diffuso il Messaggio per la prossima Giornata Mondiale della Pace (che si celebrerà il 1 gennaio 2025).
Nel clima del Giubileo ormai vicinissimo il Papa invita a ricercare la giustizia liberante di Dio su tutta la terra. Francesco – tra l’altro – propone di condonare il debito estero, eliminare la pena di morte e istituire un Fondo mondiale per sradicare la fame nel mondo.

“Un logo per santa Margherita”, proclamato il logo vincitore del concorso

Tamara Falaschi è la vincitrice del concorso “Un logo per santa Margherita”. Il suo elaborato grafico è quello che , secondo la Commissione, ha saputo meglio interpretare la figura della santa. La partecipazione al bando pubblicato dalla Diocesi, è stata significativa in termine di quantità e qualità degli elaborati. Cinquanta, i progetti grafici presentati al concorso. Tra i partecipanti, anche gli alunni delle classi 4E e 4F dell’ indirizzo Grafica e Comunicazione del Polo Tecnico Franchetti Salviani di Città di Castello. L’incontro di questi ragazzi con santa Margherita è stato sorprendente. Un lavoro, coordinato dai docenti, portato avanti con  impegno e passione degli studenti, che hanno saputo leggere ed interpretare la vita e la storia di santa Margherita in modo originale, dimostrando sensibilità e professionalità.

Un’immagine per santa Margherita

Alla cerimonia di premiazione, che si è tenuta venerdì 13 dicembre presso la sala gotica del Museo diocesano, il vescovo di Città di Castello e Gubbio Luciano Paolucci Bedini ha sottolineato:”Santa Margherita è una santa molto amata, in tutto il mondo. La realizzazione di questo logo vuole essere un primo e nuovo passo, per far conoscere la santa ancora di più. La partecipazione dei ragazzi al concorso ha portato in qualche modo santa Margherita in un futuro che appartiene alle nuove generazioni che, come abbiamo avuto modo di vedere oggi, hanno saputo comprendere ed interpretare il messaggio di Margherita.”

Il cuore di Margherita

Dopo la premiazione Tamata Falaschi ha illustrato il processo creativo che ha portato alla realizzazione del logo. La presentazione è iniziata con la frase della santa: “Oh, se voi sapeste il tesoro che ho nel cuore, vi meravigliereste!”. Sono queste le parole che hanno ispirato Tamara. Nel logo, presenti  gli elementi che meglio rappresentano simbolicamente la vita e il messaggio della santa: la cecità,  l’appartenenza all’ordine della mantellate domenicane, il cuore con le tre pietre, arricchito dalla raffigurazione della Sacra Famiglia e Città di Castello, il luogo che l’ha accolta e amata. Al termine della cerimonia,  è stato distribuito il depliant, a cura della Diocesi, dedicato a santa Margherita nel quale per la prima volta è presente il logo ufficiale.

 

 

Tutti i loghi che hanno partecipato

 

 

 

 

“Natale tra Umbria e Toscana”, verso il Giubileo del 2025

La nona  edizione dell’iniziativa  “Natale tra Umbria e Toscana”  ci accompagna verso il Giubileo del 2025 con un calendario di eventi che celebrano, non solo il mistero della Natività, ma anche il grande tema dell’anno santo: Pellegrini di Speranza. Nei mesi di dicembre e gennaio, tredici comuni dell’Umbria e della Toscana, offriranno la possibilità di partecipare a concerti, conferenze, letture, mostre, presepi viventi e visite guidate. Protagonisti delle iniziative saranno, non solo gli eventi in programma, ma le chiese, i monasteri, le pievi,  i musei, le piazze e i teatri dei comuni coinvolti, che offriranno un palcoscenico unico contribuendo a promuovere la conoscenza del patrimonio storico artistico e devozionale del territorio.

I comuni coinvolti

Tredici sono i comuni che aderiscono al progetto: Città di Castello, Citerna, Montone, Monte Santa Maria Tiberina, San Giustino, Pietralunga e Umbertide.  Rinnovata l’adesione anche dei comuni di Lisciano Niccone, Gubbio, Anghiari, Monterchi, Pieve Santo Stefano, i comuni della vicina Regione Toscana ed il Museo di Aboca con sede a Sansepolcro.

I luoghi dell’iniziativa

Gli appuntamenti in calendario si terranno nelle chiese  di san Lorenzo Cospaia di Sangiustino, Cristo Risorto ad Umbertide, santa Maria Nuova a Gubbio, san Francesco a Preggio, Collegiata a Montone, san Simeone a Monterchi, santa Maria Assunta a Pistrino di Citerna, san Michele di Reschio a Lisciano Niccone, nei musei: Diocesano di Gubbio e Aboca a Sansepolcro, nei santuari della Madonna di Belvedere a Città di Castello,  nell’ auditorium  di Santa Chiara a Sansepolcro, nei monasteri delle Cappuccine di Santa veronica a Città di Castello e nella piazza Mameli di Anghiari,  nella pieve di Santa Maria a Pietralunga, nel teatri “G Papini” a Pieve Santo Stefano e nella sala del Consiglio comunale di Monte Santa Maria Tiberina.

Le parole del Vescovo

Durante la conferenza stampa di presentazione, S.E. Mons. Luciano Paolucci Bedini, Vescovo della Diocesi di Città di Castello e Gubbio, ha così commentato: “L’aspetto particolarmente  apprezzabile di questa iniziativa  è che ognuno mette in rete con gli altri, quelle che sono le eccellenze e le bellezze della Valle. Ne abbiamo molte. Possiamo e dobbiamo metterle a disposizione di tutti. Questa tipologia di approccio promuove un senso di unità e cooperazione tra istituzioni, cittadini ed associazioni culturali, invitando tutti a contribuire attivamente alla crescita  e alla conoscenza del territorio”.

Il primo appuntamento

Primo dei diciassette appuntamenti programmati, il concerto  “Suoni di Luce”  dell’ Orchestra Giovani Armonie, diretta dal  M° Laureta Cuku Hodaj, con la partecipazione delle Piccole Scintille, che si esibiranno nella chiesa di san Lorenzo in Cospaia a San Giustino,  venerdì 13 dicembre ore 18.30. Date, orari e luoghi degli eventi, sono disponibili nel sito della Diocesi, nella pagina dedicata al Museo diocesano e consultabili nei social, facebook e instagram.

Per informazioni: Museo diocesano di Città di Castello, 075 8554705 museo@diocesidicastello.it

 

IL PROGRAMMA COMPLETO DELL’INIZIATIVA

 

 

 

Proclamazione vincitore del bando “Un logo per santa Margherita”

Venerdì 13 dicembre, sarà proclamato il vincitore del concorso “Un logo per santa Margherita”. La premiazione avrà luogo nella sala gotica del Museo diocesano alle ore 11, alla presenza di S.E. Mons. Luciano Paolucci Bedini. Durante la cerimonia di premiazione, il vincitore illustrerà i processi creativi che hanno portato alla realizzazione del logo. Inoltre sarà possibile visionare gli elaborati che hanno partecipato al concorso.  I giornalisti e le redazioni locali sono invitati. L’incontro è aperto a tutti.

 

Le Stimmate. Francesco di Assisi e Veronica Giuliani

La Castellana Ecclesia, collana promossa dall’Archivio storico diocesano, aggiunge al suo prestigioso elenco di pubblicazioni un nuovo volume: Le Stimmate. Francesco di Assisi e Veronica Giuliani scritto da don Romano Piccinelli. Il libro, presentato giovedì 14 novembre presso la sala Rossi – Monti della biblioteca, come spiega l’autore stesso nell’introduzione “s’inserisce nell’attuale dibattito e, tematizzando il fatto e il significato delle stimmate, prevede due momenti successivi, relativi alla comprensione e all’espressione che, nella sequela di Cristo, a grande distanza di tempo, ne ebbero i due protagonisti, Francesco e Veronica”. 

Francesco e Veronica si nutrono di Vangelo

L’incontro di presentazione è l’occasione per un dialogo tra l’autore e lo storico don Andrea Czortek, sul tema delle stimmate e sulle figure dei due santi. Francesco e Veronica, vissuti in epoche così lontane sono, per chi si pone all’ascolto del loro messaggio, personaggi molto moderni, come sottolinea don Romano: “Oggi di parole è pieno il mondo. Abbiamo bisogno di testimonianze concrete. Francesco e Veronica ci offrono un vissuto personale del tutto originale. Si nutrono di Vangelo. Sono esegesi vera e completa. Spandono luminosità di vita. Desiderio di pace. Lo fanno nella loro epoca e a seguire in quelle successive, fino alla nostra. L’influsso positivo da loro esercitato sull’esistenza dei credenti di ogni tempo e luogo non è un’astrazione ma è una realtà’. Al termine dell’incontro, don Romano, nella sua veste di direttore del Centro studi “Santa Veronica Giuliani” ha presentato brevemente l’istituto culturale ed ha invitato i presenti ad iscriversi per “risvegliare l’interesse su una realtà che localmente si è sempre mantenuto viva, ma che, per crescere, deve essere costantemente sollecitato e orientato”. Chi volesse aderire può inviare una mail a centrostudi.svg@libero.it .

Il mercatino di santa Veronica

Dal 6 all’8 dicembre 2024 il chiostro del monastero di Santa Veronica Giuliani ospiterà, per il terzo anno consecutivo, il Mercatino di Natale.

Condivisione, prossimità, rispetto del creato

La badessa suor Chiara spiega: “Tutto ciò che verrà messo a disposizione è stato realizzato artigianalmente dalle nostre comunità monastiche. I nostri prodotti nascono dalla grazia e dalla fatica del lavoro con cui vogliamo sostenerci e sono segno di ciò in cui crediamo: condivisione, prossimità, rispetto del creato, giustizia, provvidenza. Quest’anno proporremo i nostri lavori in legno realizzati con la tecnica della tornitura, saponi artigianali e candele insieme ad alcune nuove sperimentazioni culinarie”. Parteciperanno al mercatino anche prodotti di altri territori. “Ospiteremo i prodotti alimentari delle sorelle benedettine di Bastia Umbra -spiega – che gestiscono un’azienda agricola: attraverso il lavoro dei campi che è fatica, dedizione, riscoperta del creato, della condivisione, dell’ascesi, questi prodotti testimoniano un cammino di conoscenza di sé, dell’altro e dell’Altro. Dalle Dolomiti avremo oggetti realizzati a mano e pensati uno per uno, in modo unico dalle nostre sorelle cappuccine di Fiera di Primiero; inoltre avrete la possibilità di portare a casa i sapori e i gusti di quella terra ricca di bellezza. Le sorelle cistercensi di Cortona offrono biscotti realizzati nel loro laboratorio e le sorelle clarisse di Paganica saranno presenti con le loro marmellate e altri prodotti artigianali, per testimoniare la ricchezza e la preziosità del lavoro fatto insieme nel rispetto del creato e nella cura dei particolari”

Il prossimo venerdì 13 dicembre, la comunità si riunirà per celebrare la festa di santa Lucia nella chiesa a lei dedicata, in via Trastevere. L’edificio venne costruito intorno al 1400 grazie alle offerte dei devoti.

Le messe

Le messe si terranno alle ore 8.30, 10, 16. La celebrazione delle 18 sarà presieduta dal vescovo Luciano Paolucci Bedini e animata dalla corale ‘Marietta Alboni’. Durante la giornata, un sacerdote sarà a disposizione per le confessioni, offrendo così un’occasione per vivere pienamente il senso di riconciliazione e grazia che caratterizza questo appuntamento liturgico. Dalle ore 7.30 alle ore 19, nella chiesa sarà esposta alla venerazione dei fedeli la reliquia della Santa.