La cripta dell’abbazia di Badia Petroia, dopo una lunga attesa, è pronta a riaprire le porte ai fedeli. La cerimonia di inaugurazione inizierà alle ore 11 di domenica 24 agosto quando, nell’aula liturgica abbaziale, si terrà la celebrazione eucaristica presieduta dal vescovo Luciano Paolucci Bedini.
Alle ore 12, il momento istituzionale, con gli interventi del vescovo Luciano Paolucci Bedini, del sindaco di Città di Castello, Luca Secondi, dell’ing. Giuseppe Lacava in rappresentanza della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio dell’Umbria, degli ingegneri Massimo Tosti e Gian Piero Bolletti, dell’architetta Francesca Cangemi dello studio “Tosti e associati”, di mons. Adolfo Vichi, parroco della parrocchia di Santa Maria e Sant’Egidio in Badia Petroia. Alle ore 12.30, è prevista l’inaugurazione e sarà possibile visitare la cripta.
Gli ultimi interventi realizzati
Nel 1997, il terremoto che ha colpito il territorio tifernate, ha lasciato segni profondi nell’abbazia di Badia Petroia e nella sua cripta. I lavori di consolidamento statico e restauro sono durati sei anni, dal 2000 al 2006. Un progetto imponente, portato a termine grazie alla cooperazione di più enti: la Conferenza episcopale italiana, che ha contribuito mettendo a disposizione i fondi dell’8xmille alla Chiesa cattolica, la Diocesi di Città di Castello e la Regione Umbria. Per la cripta dell’abbazia, bene di proprietà demaniale, è intervenuto il Provveditorato alle Opere pubbliche. In ultimo, non meno importante, il contributo di privati cittadini e parrocchiani e associazioni. Nel 2018, l’ingresso dell’abbazia è stato dichiarato inagibile per il rischio di crolli a causa di lesioni riscontrate sia nei pilastri che nella muratura. I lavori di consolidamento hanno restituito lo spazio alla comunità, completo di un moderno e funzionale sistema di illuminazione. Il progetto è stato finanziato sempre con fondi dell’8xmille alla Chiesa cattolica e della Diocesi di Città di Castello. Lo scorrere inesorabile del tempo non ha risparmiato la cripta dell’abbazia. Risale infatti, al 1995, l’ultima celebrazione (era un battesimo) prima della chiusura al culto.
Il progetto di consolidamento e la riapertura
L’attuale progetto, coordinato dall’ing. Giuseppe Lacava per la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio dellʼUmbria e realizzato dallo Studio Tosti e associati, ripristina la stabilità strutturale della cripta e restituisce la piena fruibilità del luogo sacro, nel rispetto dei principi di tutela.
I tecnici incaricati, gli ingegneri Massimo Tosti, Gian Piero Bolletti e l’architetta Francesca Cangemi, hanno dato vita a un progetto che migliora la fruibilità e la funzionalità della cripta, preservando – nel contempo – l’autenticità della materia storica e la percezione del bene nel suo contesto.
Lo studio tecnico di ingegneria e architettura “Tosti e associati” viene fondato nel 2001 dall’ing. Giuseppe Tosti, che si è occupato in prima persona della fase iniziale dei lavori di consolidamento e restauro della cripta, dedicandosi con passione e abnegazione al progetto al fine di poter restituire questo luogo alla sua comunità.
- Badia Petroia – panorama
- Abbazia Badia Petroia – colonnato
- Abbazia Badia Petroia -formella di pietra di reimpiego
- Abbazia Badia Petroia formella di pietra di reimpiego
- Abbazia Badia Petroia – colonna – dettaglio
- Abbazia Badia Petroia – Insieme
- Abbazia Badia Petroia – Facciata
- Abbazia Badia Petroia – Formella in terracotta
- Abbazia Badia Petroia – formella di pietra di reimpiego
- Abbazia Badia Petroia – Volto
- Abbazia Badia Petroia – formella di pietra di reimpiego
- Abbazia Badia Petroia – Facciata