Il tempo sacro della Quaresima

Con l’inizio di questo mese entriamo nel tempo sacro della Quaresima, occasione propizia per lasciarci avvicinare da Dio e convertire dalla sua Parola. Alla luce del messaggio giubilare siamo invitati tutti ad esaminare con verità il nostro grado di adesione al Vangelo di Gesù. Il nostro desiderio di essere suoi discepoli è accompagnato da un concreto ascolto della sua chiamata? La Parola che ascoltiamo in abbondanza nelle nostre comunità, la grazia dei sacramenti che riceviamo gratuitamente per sostenere la nostra debolezza umana, portano frutti di novità evangelica nella nostra vita? Ricordiamoci di come il mandato di Gesù ad annunciare il Vangelo a tutte le genti è accompagnato dalla promessa della sua fedele presenza e della potente assistenza del suo Santo Spirito.

Nella speranza siamo stati salvati

Questo nostro mondo ha un disperato bisogno di una parola di vita e di salvezza, e nulla noi dobbiamo temere nell’essere testimoni e missionari di questa parola.Entrare nel deserto quaresimale significa prendere sul serio l’amore di Dio per ciascuno di noi e far memoria di quanta grazia abbiamo ricevuto nel nostro Battesimo, Pasqua della nostra vita, per celebrare insieme ai fratelli la profonda gratitudine per il dono della misericordia che salva e rigenera la nostra esistenza continuamente. Nella speranza siamo stati salvati, ci ricorda l’apostolo Paolo, e questa vita nuova in Cristo risorto è dono di speranza per il mondo intero. Solo un’umanità rinnovata dall’amore di Dio può percorrere sentieri nuovi di giustizia e di pace, ripudiando ogni forma di violenza e sopraffazione, aprendosi alla scommessa di una fraternità universale.

La speranza ha bisogno di gesti concreti

Non perdiamo l’occasione che questo tempo santo ci offre per guardare con occhi nuovi le cose che viviamo. Regaliamoci momenti di silenzio, di preghiera e di meditazione del Vangelo. Cerchiamo tempi di ascolto e di dialogo fraterno tra noi per sognare, immaginare e desiderare modi nuovi di riflessione, di confronto, di accoglienza, di condivisione, di solidarietà e di partecipazione alla vita sociale ed ecclesiale. Affiniamo l’attenzione ai richiami, alle grida e ai segnali inespressi dei bisogni dei nostri fratelli, vicini e lontani, soprattutto dei più piccoli e dei più affaticati. La speranza ha bisogno di gesti concreti che diano valore alle parole, ma occorre fidarsi e rischiare la speranza, senza attendere che sia la speranza a smuoverci dalle nostre comode indifferenze. Solo chi osa andare oltre l’opportuno e il garantito genera percorsi di speranza che coinvolgono altri. Sia questo il frutto della nostra Quaresima!

Il Cammino Sinodale

Al termine di questo mese, con i delegati delle due segreterie diocesane per il Cammino Sinodale, parteciperemo a Roma all’Assemblea nazionale che conclude il percorso di discernimento di questi anni. Verranno esaminate le proposte finali che, dopo la votazione, saranno consegnate ai Vescovi per l’ultimo passaggio di verifica e di approvazione. Il documento che scaturirà dal discernimento dei Vescovi sarà riconsegnato a tutte le Diocesi italiane per essere accolto e dare inizio al percorso di attuazione di ciò che l’intero popolo di Dio ha potuto comprendere delle indicazioni che lo Spirito dona alle nostre Chiese per questo tempo. C’è bisogno che tutto questo cammino sia prima di tutto accompagnato da un’intensa preghiera, personale e comunitaria, che renda tutti noi docili alla voce della Chiesa, per crescere nello stile sinodale e per renderci disponibili ad essere insieme protagonisti di una rinnovata stagione missionaria nei nostri territori.

Il Signore ci riempia del suo sguardo di compassione e di misericordia!

don Luciano, vescovo