La Veglia che si svolge durante l’iniziativa ha un ruolo fondamentale, perché caratterizza l’intero evento; pertanto è auspicabile che sia celebrata con il Santissimo Sacramento esposto, mentre uno o più sacerdoti rimangono disponibili per celebrare il Sacramento della Riconciliazione.
Sei tu la mia speranza
Papa Francesco ha scelto per la XII edizione delle un motto particolarmente significativo in quest’anno del Giubileo Ordinario del 2025: «Sei tu la mia speranza» (Sal 71,5). Ogni Giubileo ha un modo particolare di essere vissuto, sia per le circostanze storiche, sia per il contenuto profondo e il modo concreto di realizzarlo secondo l’intenzione del Santo Padre, che si esprime particolarmente nella Bolla di indizione. Il Giubileo 2025 è alla luce della: “Spes non confundit”, “La speranza non delude”, tratto dalla Lettera di San Paolo Apostolo ai Romani. Questo Anno Santo sarà quindi il Giubileo della Speranza, nel quale tutti, ovunque si trovino nel mondo, saranno invitati a diventare “Pellegrini di Speranza”.Nelle parole del Salmista si sente risuonare la certezza che deve abitare il cuore di ogni credente nel Dio di Gesù Cristo e che viene bene esplicitata dall’Apostolo: “Cristo Gesù, nostra speranza” (1 Tm 1,1). L’amore di Dio che sempre vuole venirci incontro e donarci la grazia del suo perdono e misericordia fa nascere in noi la speranza, come dono dello Spirito Santo. Infatti, il perdono è il segno dell’amore, il suo culmine, perché ci viene offerto come dono gratuito che permette di vivere una vita nuova, “misericordiata”, come afferma Papa Francesco.
Il sacramento della riconciliazione
Le testimoniano proprio questo. Lo scopo dell’evento è rimettere al centro della vita della pastorale della Chiesa, quindi delle nostre comunità, delle nostre parrocchie, di tutte le realtà ecclesiali, il sacramento della riconciliazione. Questo è il nucleo del messaggio evangelico: la Misericordia di Dio, che ci dà la certezza che davanti al Signore nessuno troverà un giudice, ma troverà piuttosto un padre che lo accoglie, lo consola e gli indica anche il cammino per rinnovarsi. Quindi, come ha affermato Papa Francesco, «la misericordia suscita gioia, perché il cuore si apre alla speranza di una vita nuova» (Misericordia et misera, n. 3). Nella serata di venerdì 28 marzo e durante l’intera giornata di sabato 29 marzo, sarebbe significativo prevedere un’apertura straordinaria della chiesa, offrendo la possibilità di accedere alle Confessioni, preferibilmente in un contesto di Adorazione Eucaristica. Come sempre, l’evento potrebbe iniziare venerdì sera con una Liturgia della Parola per preparare i fedeli alla Confessione, e concludersi con la celebrazione della Santa Messa festiva del sabato pomeriggio.
Il Sacramento del Perdono
L’evento è strettamente legato con il tempo liturgico della Quaresima, e in particolare con la IV Domenica di Quaresima detta anticamente “Laetare”. La gioia celebrata durante questo giorno scaturisce dalla conversione personale, dalla riconciliazione con Dio e dalla grazia ricevuta nel Sacramento del Perdono. Le letture domenicali presentano, fra le altre cose, come la grazia di Dio agisce nella storia, nonostante i peccati commessi dall’uomo. Notiamo che Dio, ricco di misericordia, interviene sempre e gratuitamente per salvare l’uomo, anche se quest’ultimo è l’unico responsabile della propria sconfitta con il male.
L’iniziativa è stata collocata proprio nei giorni antecedenti alla IV Domenica di Quaresima, per dare la possibilità a tutti i fedeli di liberare la loro vita dai peccati, preparandosi, in questo modo, alla Pasqua ormai vicina.