GRATUITAMENTE AVETE RICEVUTO GRATUITAMENTE DATE
“E strada facendo, predicate che il regno dei cieli è vicino. Guarite gli infermi, risuscitate i morti, sanate i lebbrosi, cacciate i demòni. Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date. Non procuratevi oro, né argento, né moneta di rame nelle vostre cinture, né bisaccia da viaggio, né due tuniche, né sandali, né bastone, perché l’operaio ha diritto al suo nutrimento. (Matteo 10,7-10)
Sono le parole del Maestro Gesù incastonate nel testo del mandato missionario ai suoi discepoli. Dopo averli scelti e chiamati a se per nome, aver dato loro la sua stessa forza
contro ogni male, li invia per strada ad incontrare ogni uomo, poveri dell’inutile, ma ricchi del necessario. Ancora oggi la Chiesa di Gesù, attraverso i suoi figli, discepoli missionari
per tutta la terra, sulle vie dell’umanità, vieneaccanto ad ogni uomo piagato nel corpo e nello spirito e versa sulle sue ferite l’olio della consolazione e il vino della speranza, affinché, per dono della grazia del Padre, anche la notte del dolore si apra alla luce pasquale del Figlio crocifisso e risorto.
Parole scelte come MOTTO episcopale perché compongono una sintesi viva ed eloquente della storia e dell’esperienza vissuta dal Vescovo Luciano fino ad ora, come anche del desiderio che abita il suo cuore e della sua disponibilità a servire la Chiesa-Sposa di Città di Castello nel ministero pastorale che lo attende.
Lo STEMMA vuol rappresentare queste parole con i colori e i simboli caratteristici dell’araldica ecclesiastica.
L’azzurro e il verde sono i colori della creazione. L’azzurro del cielo e del mare, e il verde dei campi, dei boschi e delle montagne, che rendono meravigliose le terre dell’Umbria e delle Marche. In araldica l’azzurro è il colore simbolo della incorruttibilità della volta celeste, che identifica anche la verginità di Maria; mentre il verde è anche il simbolo della vittoria del Bene sul Male.
Al centro l’Agnello pasquale, Cristo crocifisso, morto e risorto per la nostra salvezza. Agnello immolato, che ha versato il suo sangue per la salvezza di ogni uomo, ma vivente, con il vessillo crociato della vita nuova nella Risurrezione, conquistata per tutti coloro che a lui si affidano. È questa nuova vita che tutti gratuitamente abbiamo ricevuto in eredità dalla misericordia del Padre e che la Chiesa custodisce con materna sollecitudine grazie al dono del Santo Spirito.
La Croce greca in oro, simbolo della prima delle virtù, la Fede, che ci accompagna nel tempo di questa vita e illumina i passi del nostro andare incontro allo Sposo, Cristo Gesù.
I quattro evangelisti, identificati dalla tradizione cristiana con i quattro esseri viventi dell’Apocalisse: Matteo (l’uomo), Marco (il leone), Luca (il bue) e Giovanni (l’aquila). Il loro prezioso racconto è quello che siamo chiamati a restituire e a donare gratuitamente ad ogni sorella e fratello che incontriamo sul nostro cammino.