

Venerdì 23 maggio si è tenuta presso il Museo diocesano di Città di Castello la conferenza “Indulgenza: storia e significato”, promossa nell’ambito delle iniziative culturali e religiose in preparazione al Giubileo del 2025. L’evento ha rappresentato un’importante occasione per approfondire, alla luce della storia e della teologia, uno dei temi più caratteristici dell’Anno Santo: l’indulgenza plenaria. A guidare la riflessione sono stati due esperti relatori: don Andrea Czortek, vicario generale della diocesi, e don Alberto Gildoni, incaricato diocesano per il Giubileo 2025. Al termine dell’incontro è stata inaugurata la mostra documentaria “Beatorum apostolorum limina visitare”, allestita presso il Museo e il Seminario diocesano. A conclusione della conferenza, i presenti si sono soffermati nella sala documentaria del Museo diocesano per l’inaugurazione della mostra “Beatorum apostolorum limina visitare. Memorie di Giubileo nell’Archivio e nella Biblioteca della diocesi di Città di Castello”. L’esposizione, che resterà aperta per qualche mese, offre uno straordinario percorso tra documenti, testamenti e testimonianze dei Giubilei dal XIV al XX secolo. Tra i pezzi più apprezzati, un registro notarile del 1350 contenente testamenti di pellegrini umbri in partenza per Roma: la più antica documentazione cittadina relativa a un Anno Santo. Particolare attenzione ha suscitato anche la lettera dell’allora sindaco di Firenze Giorgio La Pira, invitato nel 1975 a tenere un incontro pubblico in occasione del Giubileo. La mostra si articola in due sedi: il Museo diocesano (visitabile dal martedì alla domenica, ore 10-13 e 15-18) e il Seminario diocesano (dal 3 giugno, aperto dal lunedì al venerdì, ore 8.30-12.30, con apertura pomeridiana il mercoledì fino alle 19).

La Diocesi tifernate e l’associazione “Chiese storiche”, in collaborazione con l’associazione “Le Rose di Gerico” organizzano un incontro di approfondimento sul tema “Il pellegrinaggio nella storia. Motivazioni, itinerari e ospitalità”. Appuntamento per domenica 18 maggio alle ore 17, nella sala Santo Stefano del Palazzo vescovile. L’iniziativa, realizzata con il contributo 8xmille alla Chiesa cattolica, è un viaggio indietro nel tempo che segue a ritroso i passi di milioni di persone che, camminando, hanno fatto l’Europa. Una pratica che precede di molti secoli l’istituzione del primo Giubileo nel 1300. Durante l’incontro verranno analizzate le motivazioni religiose che spingevano i pellegrini ad avventurarsi in pericolosi viaggi, dai quali molto spesso non c’era ritorno. L’incontro sarà guidato dalla dott.ssa Daniela Dradi, laureata in Archeologia classica e Archeologia cristiana all’Università di Roma Tor Vergata.La relatrice, ha frequentato il Pontificio Istituto di Archeologia cristiana a Roma, dove ha avuto modo di approfondire lo studio delle dinamiche all’origine dell’arte e dell’architettura paleocristiana.

Il Museo diocesano e il Campanile cilindrico osserveranno un’apertura straordinaria in occasione dell’Anno Santo. L’iniziativa, volta a rendere ancora più accessibile il patrimonio culturale e religioso tifernate, prevede l’apertura delle due strutture diocesane il primo e l’ultimo lunedì di ogni mese. Durante i “I lunedì del Giubileo” pellegrini e turisti potranno visitare museo e campanile a un prezzo speciale. La scelta di ampliare l’apertura, includendo anche i lunedì, giorno nel quale ordinariamente museo e campanile sono chiusi al pubblico, nasce dalla volontà di offrire un’occasione di approfondimento sulla storia religiosa e culturale del territorio, arricchendo l’esperienza spirituale dei visitatori in questo anno speciale.

ll biglietto cumulativo “Fourxone”, promosso dalla Diocesi e dal Comune, attivato nel mese di aprile, sta ottenendo ottimi risultati grazie alla sua formula innovativa di accesso integrato ai principali luoghi di interesse culturale e religioso della città. Questa iniziativa permette ai visitatori di acquistare un unico biglietto che consente l’ingresso a: Museo Diocesano, il Campanile Cilindrico, la Pinacoteca Comunale e Oratorio di san Crescentino a Morra, offrendo un’esperienza completa e conveniente. La collaborazione tra enti pubblici e ecclesiastici che hanno dato vita al progetto, valorizza in modo efficace il patrimonio locale, incentivando il turismo. I risultati finora raggiunti sono molto positivi: incremento delle visite, maggiore fruibilità delle strutture e un rinnovato interesse per il patrimonio artistico e storico cittadino.


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